UNITY AND IDENTITY: JEWISH-CHRISTIAN RELATIONS IN THEIR ECUMENICAL CONTEXT

ll dialogo con il giudaismo è stato posto dalla Chiesa all'interno del Dicastero per la promozione dell'unità dei cristiani. Si tratta di una scelta non casuale. Per prima cosa, infatti, è connessa al modo in cui la Chiesa intende la natura del suo rapporto con il giudaismo, se e in che modo questo sia parte del dialogo interno alla Chiesa stessa; se gli ebrei siano ritenuti connessi ai cristiani da una relazione così fraterna che nella prospettiva della Chiesa possono dirsi membri di una comunità cristiana più larga al di là della loro non accettazione dell'elemento teologicamente centrale della fede cristiana, cioè il fatto che Gesù è il Cristo.

Dall'altro lato, occorre chiedersi quali siano le conseguenze, da una prospettiva ebraica, dell'essere pensati come parte di un dialogo ecumenico interno al cristianesimo. Se non vi sia, in questa non detta affermazione, un rifiuto implicito della differenza radicale del giudaismo e della unicità della fede e del popolo ebraici.

Nondimeno, la realtà di un dialogo con il giudaismo all'interno del più ampio contesto ecumenico, mette in discussione la dicotomia semplicistica tra dialogo interno ed esterno e offre la possibilità di un'indagine più complessa delle rispettive identità religiose, definite non solo sulla base dei rispettivi insegnamenti, ma arricchite dalle dinamiche e dalle tensioni della religione dell'altro così come queste si manifestano in forme mutevoli e varie.

Questo convegno si propone proprio di dare un contributo dal punto di vista storico e teologico su queste importanti questioni.