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Obiettivi: Problematizzare lo statuto filosofico dell’estetica; imparare ad aprire prospettive teoriche e sviluppi storici della riflessione estetica; indagare criticamente le condizioni di possibilità del giudizio estetico; imparare a confrontarsi con alcuni testi classici del pensiero estetico.
Contenuti: Che cosa si intende per “estetica”? Qual è la sua origine nella riflessione filosofica? Quali sono i suoi “oggetti” di indagine? Che cosa sono il bello, il sublime, l’arte, il bello artistico, il “brutto”, il giudizio estetico? È possibile individuare dei “modelli del bello” e, per simmetria rovesciata, dei “modelli del brutto”? E quali sono i loro tratti costitutivi? Seguendo il ritmo di una indagine riguardante gli statuti, le possibili aperture teoriche e il divenire storico delle questioni estetiche, il corso intende proporre una lettura diacronica e sincronica delle suddette questioni mediante l’analisi di alcuni testi classici del pensiero filosofico estetico, dall’antichità alla contemporaneità.
Metodologia: Lezioni frontali; lettura, analisi, interpretazione di passi scelti di opere classiche, dall’antichità alla contemporaneità.
Modalità di valutazione: L’esame sarà orale. La valutazione terrà conto: 1) della capacità dello studente di distinguere e di elaborare le questioni affrontate durante il corso, con precisi riferimenti ai periodi storico-filosofici nei quali emergono; 2) della competenza espositiva e del rigore concettuale; 3) della conoscenza accurata dei testi degli autori classici presi in considerazione durante le lezioni.
R. BODEI, Le forme del bello. Bologna, il Mulino, 20172; F. DESIDERI – C. CANTELLI, Storia dell’estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze. Roma, Carocci, 20202; P. MONTANI, Arte e verità dall’antichità alla filosofia contemporanea. Un’introduzione all’estetica, Bari: Laterza, 2002; G. VATTIMO, Introduzione all’estetica, a cura di L. Amoroso, Pisa, ETS, 2010.