Arti visive ebraiche e cristiane - Video

La terza conferenza del ciclo “Arte come/in dialogo” si è svolta tramite la piattaforma Zoom mercoledì 13 maggio alle ore 18:00 (CET/orario di Roma). La conferenza “Arti visive ebraiche e cristiane” - presentata dal Centro Card. Bea per gli Studi Giudaici insieme al Pontificio Consiglio per la Cultura e al Center for the Study of Christianity della Hebrew University of Jerusalem e con la collaborazione del Dipartimento di Cultura Ebraica della Comunità Ebraica di Roma - ha esaminato diversi temi nell’ambito delle arti visive – la rappresentazione, il sacro, l’esperienza e le emozioni – tutti stimolanti punti di contatto ma anche differenze che offrono un terreno fertile per la comprensione e il dialogo tra la tradizione ebraica e quella cristiana.

Il Dr Amitai Mendelsohn ha offerto uno spaccato unico su come gli artisti Israeliani hanno esplorato la figura di Gesù. Analizzando le varie raffigurazioni di Gesù nell’arte Israeliana come fenomeno poliedrico e onnipresente, egli esaminato le opere di artisti di spicco di generazioni diverse, riflettendo sull’evoluzione dell’atteggiamento dell'arte ebraica nei confronti di Gesù, dalla seconda metà del XIX secolo ad oggi.

 

Il Prof. Marc Michael Epstein ha affrontato il modo in cui l'arte nelle tradizioni cristiana ed ebraica ha esplorato le emozioni. Come suggerisce il Prof. Epstein: «Essendo le emozioni soggettive per natura, parlarne è estremamente rischioso – basta chiedere a chiunque sia impegnato in una relazione sentimentale [...] Tuttavia, anche se in un lavoro scientifico ciò che produce i risultati più gratificanti è una particolare attenzione ai dettagli, i risultati assumono in questo caso la forma di una gamma di possibilità anziché di una singola, monolitica o inconfutabile soluzione».

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