Sarà santo l'ex alunno Tito Brandsma

Il prossimo 15 maggio il Santo Padre presiederà la cerimonia di canonizzazione del sacerdote carmelitano Tito Brandsma, ucciso in odio alla fede nel campo di sterminio di Dachau.

Nato il 23 febbraio 1881 a Wonseradeel, nell’Olanda settentrionale, il giovane carmelitano coronò i suoi studi alla Pontificia università Gregoriana conseguendovi Baccalaureato, Licenza e Dottorato in Filosofia (1907-1909). In seguito contribuì a fondare l'Università Cattolica di Nimega, dove lavorò come docente, professore, amministratore, rettore.

Oltre che per la spiritualità, Tito coltivò anche l’interesse per il giornalismo e l'editoria, divenendo consigliere spirituale nazionale dell'Unione dei giornalisti cattolici nel 1935. Incoraggiò l'opposizione alla pubblicazione della propaganda nazista nei giornali cattolici e nella stampa in generale, criticando soprattutto l’antisemitismo del Reicht. Anche dopo l’occupazione nazista dell’Olanda incitò i vescovi a opporsi alla persecuzione degli ebrei e alla sistematica violazione dei diritti umani da parte degli occupanti.

Imprigionato dalla Gestapo il 19 gennaio 1942, fu infine internato a Dachau, sottoposto a esperimenti biologici, e infine ucciso con un'iniezione letale il 26 luglio 1942. Il Decreto della Congregazione delle Cause dei Santi circa il miracolo attribuito alla sua intercessione è stato pubblicato lo scorso 25 novembre.

 

(Il giovane Tito durante gli studi a Roma. Foto per gentile concessione
dell’Ufficio comunicazione dell’Ordine dei Carmelitani)

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