Dialoghi con la scienza. La teologia alla prova del Covid-19

Condividi:
PAOLO PEGORARO |

di PAOLO PEGORARO

I rapporti tra scienza e fede sono tornati al centro

di un dibattito che non riguarda i soli specialisti. 

La Facoltà di Teologia ha offerto un inedito corso online,

aperto al pubblico, nel quale anche la scienza si è messa

in ascolto delle domande di senso, che tornano ad affacciarsi con forza.

Che relazione c’è tra scienza e fede? L’intera pandemia da Covid-19 è stata interpretata con i parametri della scienza e i governi hanno preso le proprie decisioni a partire dalle ragioni fornite da comitati tecnico-scientifici. E tuttavia proprio in questo tempo, conficcatosi nel cuore della contemporaneità globalizzata, sono riemersi i grandi interrogativi su Dio, sul tempo, sull’uomo, sulla Chiesa e sulla vita. Perché il mistero del male? Perché questa sofferenza? Come agisce Dio nella storia? Quale speranza annuncia la comunità cristiana? Come costruire la comunità degli uomini tra egoismi e bene comune? Facendo propri questi interrogativi, la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana ha proposto il corso La teologia alla prova del covid-19. Dialoghi con la scienza, sollecitando un dialogo franco e libero da pregiudizi tra la scienza e la “scienza della fede”.

Il dialogo come metodo

Il corso online, aperto al pubblico, ha visto confrontarsi un gruppo di specialisti nelle differenti aree di studio della teologia - la teologia biblica, la teologia dei Padri, la teologia fondamentale, la teologia dogmatica, la teologia morale - con il Dr. Ernesto Burgio (Eceri, Bruxelles - Artac). Durante il primo semestre è stata la Teologia a interrogare la Scienza, accostando le questioni da punti originali, sia per metodo che per prospettiva. Nel secondo semestre è stata invece la Scienza a interrogare la Teologia, ponendo al centro dell’attenzione le conseguenze della pandemia sulla salute fisica e psichica, soprattutto dei bambini, soppesando gli  scenari sulle generazioni a venire. 

«Scienza e teologia scelgono di confrontarsi», spiega don Dario Vitali, coordinatore del corso e direttore del Dipartimento di Teologia Dogmatica della Gregoriana, «sapendo che hanno da imparare dal reciproco ascolto. La scienza dalla teologia potrebbe imparare la non-autoreferenzialità, perché come la teologia deve costantemente interrogarsi sulla realtà a partire da un’origine Altra - da Dio e dalla sua Rivelazione - così la scienza deve imparare a porsi la domanda non a partire da sé, ma dall’uomo e dalla sua complessità, nel rispetto della sua dignità e della sua grande storia».

Formazione al senso critico

Le dodici lezioni online, aperte al pubblico, si sono svolte dal 5 novembre 2020 fino al 15 aprile 2021, nel pieno delle differenti fasi della pandemia: mesi di grandi incertezze, nei quali gli scenari sociali e politici mutavano rapidamente, e le informazioni esondavano dai mezzi di comunicazione cedendo a facili sensazionalismi. Fake news e teorie complottistiche che si appellavano anche alle credenze religiose hanno stretto l’assedio, mentre i lockdown costringevano a osservare la realtà attraverso la piccola finestra degli schermi televisivi, telefonici e informatici. In un periodo tanto confuso, la Facoltà di Teologia della Gregoriana ha voluto tenere alta la formazione del senso critico, sia dal punto scientifico che dal punto di vista della fede. Anche per questa ragione le lezioni verranno messe a disposizione di tutti sulla playlist del canale Youtube UniGregoriana.