A 50 anni dal "Metodo in Teologia" di Bernard Lonergan

Iniziative per il Sinodo 2021-2024 /The Lonergan Project

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STEFANIA DE VITO | Facoltà di Teologia

di STEFANIA DE VITO

Facoltà di Teologia

In occasione del 50° anniversario dalla pubblicazione di Method in Theology di Bernard Lonergan, il gruppo interdisciplinare di docenti e studenti che ne studia il pensiero alla Gregoriana ha voluto condurre una riflessione in merito alla sinodalità.

Lo scorso 20 maggio, il Lonergan Project della Gregoriana ha celebrato il 50° anniversario dalla pubblicazione di Method in Theology, con un workshop dal titolo Teologia per una Chiesa sinodale. Pedagogicamente, quest’ultimo è maggiormente coerente con il modo in cui Lonergan ha inteso la teologia. Seguendo l’evoluzione del suo pensiero in Method in Theology, scopriamo che la teologia si propone come un processo in divenire, capace di mediare la verità di fede, appresa dalla Scrittura e dalla Tradizione, nella attuale situazione ecclesiale, sociale ed accademica con lo scopo di promuovere il progresso e attivare processi di redenzione della storia. Questa dimensione converge con quel processo sinodale, avviato da papa Francesco nell’ottobre del 2021.

Nella riflessione lonerganiana non compaiano le espressioni “sinodo/sinodalità”, il suo metodo in teologia è già concepito come metodologicamente sinodale e serve una Chiesa sinodale ed in uscita. Infatti, quando Lonergan sottolinea la funzione redentiva e costruttiva della Chiesa, mediante la teologia, mette in evidenza la missio ad intra ad extra della Chiesa stessa che, chiamata a costruire la comunità umana, mostra due prerogative fondamentali: in primo luogo, l’ascolto dei segni dei tempi e delle criticità che il mondo contemporaneo manifesta; e in secondo luogo, la collaborazione tra le varie aree teologiche e tra quest’ultime e il più ampio mondo scientifico, costituito anche dalle scienze sociali. La prima dimensione permette alla teologia di essere veramente “incarnata” e di muoversi, così, spinta dal basso. Proprio nel documento preparatorio al Sinodo, l’appello al cammino comunitario «si snoda all’interno di un contesto storico segnato da cambiamenti epocali della società e da un passaggio cruciale della vita della Chiesa, che non è possibile ignorare» (§ 4). La consapevolezza storica, di cui si fa promotore Lonergan, si traduce in un vero e proprio ascolto delle fratture e delle potenzialità della realtà ecclesiale e sociale, che «consente di immaginare un futuro diverso per la Chiesa e le sue istituzioni» (§ 9). Questo era lo stesso obiettivo che, nei lontani anni Settanta, si era prefissato B. Lonergan, nel tentativo di realizzare quell’anelito all’aggiornamento, auspicato da papa Giovanni XXIII, in apertura del Concilio. 

La prassi sinodale rende ragione all’identità e alla missione profetica della Chiesa; ad essa partecipa la stessa teologia, che è una ministerialità ecclesiale. La collaborazione tra le discipline teologiche, immaginata da Lonergan nelle sue specializzazioni funzionali, consente di mitigare i danni provocati dalla “tirannia” di una disciplina teologica a svantaggio delle altre e agevola una collaborazione, fondata sul reciproco riconoscimento dei limiti e delle potenzialità di ogni specializzazione funzionale. Il pensiero di Lonergan, dunque, è rilevante per la sinodalità, perché la sua prassi può essere efficiente ed efficace, solo se, alla sua base, si affrontano i delicati temi dell’epistemologia e del metodo pastorale e teologico.