Domande frequenti
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La VG possiede una considerevole valenza programmatica, indica alcune direzioni ma rimette alla Istituzioni accademiche la libertà (e la responsabilità) di inserire i contenuti e le modalità necessarie per conseguire gli obiettivi e rendere concrete le indicazioni presentate nel testo.
Nel Proemio vengono definiti 4 principi cardine che generano ricadute sulla valutazione della qualità delle Istituzioni accademiche ecclesiastiche:
Questi elementi fanno si che il concetto di qualità venga indagato non solo rispetto alla didattica ma anche rispetto alla ricerca, alla terza missione e a tutte le attività di gestione e di governo delle Istituzioni accademiche.
Il Processo di valutazione della qualità è da considerarsi come un’attività ciclica, condivisa, continua e si articola nelle seguenti fasi:
Step 1: Autovalutazione e Analisi SWOT
Step 2: Conclusione Autovalutazione e Stesura del RAV (Rapporto di Autovalutazione)
Step 3: Valutazione Esterna, Rapporto di Valutazione della Commissione dell’Avepro
Step 4: Stesura del Piano di Miglioramento della Qualità (PMQ)
Step 5: Piano Strategico (PS)
È il processo di valutazione interna della qualità universitaria attraverso il quale l’Università controlla e valuta tutte le attività, compresi i programmi di studio, l’organizzazione e volume della ricerca, innovazione, gestione, sistemi di finanziamento e servizi. Le procedure devono promuovere la qualità accademica e organizzativa, sviluppare una cultura della qualità, ridurre la burocrazia, avere un buon rapporto costi-efficacia, evitare gli eccessi normativi, ecc.
È l’analisi dei punti di forza (Strengths), delle debolezze (Weaknesses), delle opportunità (Opportunities) e delle minacce (Threats) per il miglioramento della qualità accademica e organizzativa.
I gruppi possono essere formati sia da studenti e docenti insieme sia divisi per categoria. Nelle facoltà di grandi dimensioni può esserci più di un gruppo di lavoro, divisi anche per Dipartimento. Ogni gruppo deve avere un moderatore che alla fine dei lavori redigerà la relazione sull’analisi SWOT da consegnare ai Decani/Presidi/Direttori.
Sì. L’analisi deve essere fatta in relazione alla realtà accademica complessiva e rispetto ai singoli ambiti di riferimento (es. didattica, ricerca, docenti, studenti, servizi, ecc.). Avepro suggerisce le seguenti domande:
Più in concreto:
Il Rapporto di Autovalutazione deve contenere informazioni sull’analisi SWOT, punti di forza e di debolezza, criticità e aree di eccellenza dell’Università. L’accento è posto sulla riflessione, la partecipazione, l’analisi e l’autocritica.
Il RAV è un documento riservato a uso esclusivo dell’Istituzione stessa e della Commissione di valutazione esterna e non verrà pubblicato. Ciò incoraggerà l’Università a fare un esame di coscienza, coinvolgendo nel processo tutti i componenti della comunità accademica.
IAvepro nomina un gruppo composto da esperti internazionali (Commissione di valutazione) che analizzerà il RAV, visiterà l’Università per uno o più giorni (visita esterna) e scriverà un Rapporto (Rapporto di valutazione esterna) che sarà inviato al Gran Cancelliere e al Dicastero per la Cultura e l'Educazione e che viene pubblicato sul sito web dell’Avepro.
Durante la visita la Commissione esterna intervista i diversi gruppi dell’Università, visita gli spazi, consulta documenti. Al termine della visita, la Commissione presenta all’Università i primi risultati e le raccomandazioni che intende evidenziare nella redazione del Rapporto di valutazione.
La stesura del Rapporto di valutazione dovrebbe avvenire nel corso delle 6 settimane successive alla visita.
La fase successiva prevede l’invio da parte del Presidente della Commissione al Rettore della versione definitiva del Rapporto elaborato dalla Commissione.
L’Università ha a disposizione 2 settimane per prendere visione del Rapporto, commentarlo ed eventualmente correggere errori formali o produrre un allegato che, se opportuno, farà parte del Rapporto finale.
Dopo il Rapporto di valutazione esterna seguirà un processo di follow up finalizzato a conseguire 3 obiettivi:
Gli strumenti per conseguire questi obiettivi sono:
Il processo di valutazione può considerarsi concluso nel momento in cui l’Università redige e approva il proprio Piano Strategico. L’implementazione e il monitoraggio del Piano Strategico segnano l’avvio del ciclo successivo di valutazione. Il nuovo RAV prenderà avvio da una rilettura critica di come e quanto sarà stato possibile realizzare grazie al piano strategico.
Nel 2015 le Facoltà e gli Istituti hanno preparato il Piano strategico della relativa unità accademica per il triennio 2015-2018. Nel RAV che presenteremo nel 2021 sarà necessario inserire gli aggiornamenti dei Piani Strategici.
È un documento finalizzato a prendere in considerazione esclusivamente le raccomandazioni elaborate dalla Commissione esterna. Può essere redatto utilizzando una tabella a 3 colonne: