Nasce l'Istituto di Antropologia

Studi interdisciplinari sulla dignità umana e sulla cura delle persone vulnerabili

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MEGHAN ALLEN - ANNALISA PISU |

di MEGHAN ALLEN - ANNALISA PISU

Fondato nel 2012, il Centre for Child Protection muta la propria fisionomia

accademica per rispondere al grido di giustizia e guarigione

delle persone ferite dall’abuso e studiare i fattori che minacciano

la dignità umana, con un approccio interdisciplinare e interculturale

Il 15 aprile 2021 la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha approvato gli Statuti del nuovo “Istituto di Antropologia. Studi Interdisciplinari sulla dignità umana e sulla cura delle persone vulnerabili come trasformazione del Centre for Child Protection (CCP). Questa trasformazione - proposta dal CCP, approvata dal Consiglio Direttivo dopo aver udito il Senato, e infine dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica - crea una nuova cornice istituzionale al lavoro finora realizzato. La crescente domanda per i programmi del CCP e le richieste per il suo coinvolgimento in eventi formativi e accademici locali e internazionali, infatti, hanno attestato che esso è diventato un’autorità leader nella propria area di competenza. Tale riconoscimento ha richiesto un approccio istituzionale e accademico che superasse le capacità di un centro. 

Il nuovo Istituto potrà così ampliare il suo campo di azione, avere un corpo docente proprio e conferire, oltre al diploma, i gradi accademici di licenza in Safeguarding, nonché il dottorato in Antropologia. «In questo momento in cui si intraprende una nuova tappa», ha scritto il rettore P. Nuno da Silva Gonçalves, «vorrei ringraziare P. Hans Zollner S.J. e l’attuale équipe del CCP per il lavoro svolto fin dalla fondazione del Centro, nel 2012, e rivolgere i migliori auguri al futuro Istituto di Antropologia. Desidero inoltre ricordare e ringraziare i molti benefattori e partner che, con la loro generosità, rendono possibile il lavoro svolto dal CCP ogni giorno. Anche a loro va il merito di essere arrivati a questo momento importante di trasformazione che costituisce un nuovo inizio».

 

Il cammino del Centre for Child Protection

Il nuovo Istituto di Antropologia inizierà ufficialmente le sue attività dal 1º settembre 2021 assumendo la responsabilità delle attività finora affidate al CCP, fornendo un approccio proattivo e positivo a temi sensibili quali la prevenzione di abusi sessuali, l’intervento e la tutela. Prendersi cura delle vittime-sopravvissuti di abuso sui minori è stato il fulcro del CCP sin dalla sua fondazione nel 2012 come parte dell’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana. Il suo scopo iniziale era quello di educare e fornire risorse per la ricerca nell’ambito della prevenzione degli abusi sessuali sui minori sulla base di una proposta teoretica complessiva, filosofica, teologica e psicologica per l’integrazione delle prospettive antropologiche.

Questo è stato attuato per la prima volta dal 2012 al 2014 attraverso un programma iniziale di apprendimento misto (blended learning programme), che è stato poi ulteriormente ampliato, e a due programmi in presenza il Diploma in Safeguarding e la Licenza in Safeguarding. Anche se ancora ampiamente centrato sull’abuso dei minori, il lavoro del CCP iniziò progressivamente a includere dibattiti sull’abuso delle persone vulnerabili, allargando gradualmente il proprio orizzonte per confrontarlo e svilupparlo nell’ambito del concetto più ampio di “dignità umana”.

 

Al centro, la dignità umana

La disciplina accademica dell’Antropologia, con la sua varietà di sotto-discipline, consentirà all’Istituto di Antropologia di ampliare il proprio impegno nel dialogo e nella ricerca scientifici. Potrà quindi espandere l’opera del CCP identificando e studiando i fattori antropologici, sociali e sistemici che minacciano la dignità umana. Potrà inoltre promuovere la cura e la protezione efficaci per ogni persona a partire dai bambini, che sono i più vulnerabili. Pertanto, l’Istituto di Antropologia spera di rispondere al grido di giustizia e guarigione, di sviluppare strategie di empowermentper aiutare le persone ferite dall’abuso ad affrontarlo in modo efficace e costruttivo, e di promuovere la creazione di ambienti sani e sicuri per la crescita e il benessere umani integrali.

L’indagine antropologica contemporanea richiede un approccio interdisciplinare e interculturale. L’approccio interdisciplinare richiede la necessaria integrazione delle conoscenze derivate dalle singole scienze e la loro conseguente specializzazione, favorendo così un’esplorazione scientifica multidimensionale della dignità umana. Infatti, nelle diverse discipline affrontate, studiate e insegnate nelle unità accademiche della Gregoriana, numerosi sono i punti di contatto che incoraggiano questo tipo di lavoro interdisciplinare. Infine, un approccio interculturale includerà elementi appartenenti alle diverse realtà culturali, sociali e politiche in cui il Popolo di Dio vive. Si tratta di considerazioni indispensabili, oggi, per qualsiasi indagine antropologica, ma ancora di più per il tema della tutela della vita, della dignità umana e della cura delle persone vulnerabili.