È disponibile il fascicolo 101/4 (2020) della rivista «Gregorianum», trimestrale edito dall’Università Gregoriana.

ARTICULI

Ľuboš Rojka, S.I., The Sempiternity of God and Cosmic Time

Abstract - Il concetto di un Dio sempiterno in Teismo Aperto presenta notevoli vantaggi rispetto alla concezione classica di Dio atemporale. Il problema è che richiede il presentismo e tempo assoluto che causa delle difficoltà nell’ontologia del tempo e nella cosmologia contemporanea, specialmente nella sua sintonizzazione con lo spazio-tempo di Minkowski. Le teorie cosmologiche tendono naturalmente verso l’eternalismo. D. M. Woodruff sostiene che l’esistenza del futuro nello spazio-tempo di Minkowski è ingiustificata; D. Zimmerman sostiene che la sua dimensione temporale non è il tempo reale; W. L. Craig difende la relatività neo-Lorentziana con un tempo cosmico unico e un concetto Newtoniano di tempo assoluto che sono discutibili. Il vantaggio è che Craig ha una visione più ampia che si estende dalla scienza (relatività e teoria quantistica) alla metafisica e teologia, il che può servire come guida per un sempiternalista e può anche indicare possibili temi per il miglioramento nel dialogo con i nuovi sviluppi della scienza.

Parole chiave: Dio, tempo, sempiternità, eternità, cosmologia

 

Robert Theis, Christian Wolff: Von der Ontologie zur Theologie – und zurück

Abstract - La tesi del presente contributo consiste nel mostrare che il concetto fondamentale dell’ontologia wolffiana, vale a dire il concetto del possibile, ha la condizione della sua propria possibilità in qualcosa di attuale o reale, più precisamente in una somma realtà. In un primo punto saranno chiarificati il concetto e la struttura della metafisica secondo Wolff; in un secondo punto il concetto del possibile sarà ricostruito; in un terzo punto sarà esposto che il concetto fondamentale del possibile stesso conduce necessariamente verso una presupposizione teologica. In questo modo si arriva a dimostrare, in un quarto punto, come il possibile, pur essendo la prima determinazione ontologica nell’ordine della conoscenza, ha il suo fondamento nell’ordine dell’essere in qualcosa di esistente come condizione della sua possibilità ontologica.

Parole chiave: Ontologia – Metafisica – Possibile – Attuale – Teologia

 

Riccardo Campa – Christopher Corbally – Margaret Boone Rappaport, Electronic persons. It is premature to grant personhood to machines but never say never

Abstract - La proposta della commissione giuridica del Parlamento Europeo di creare uno statuto legale specifico per i robot, volto a garantire lo status di «persone elettroniche» alle macchine più autonome e sofisticate, ha innescato una discussione sull’eventualità che autocoscienza e libero arbitrio possano effettivamente svilupparsi in una macchina. In particolare, diversi pensatori cattolici hanno espresso perplessità a riguardo di questa ipotesi. La loro critica si basa spesso sui postulati dell’antropologia filosofica tomistica. In quest’articolo, dopo aver mostrato l’ampiezza del dibattito mediante strumenti scientometrici, sosteniamo che è prematuro garantire i diritti della persona alle macchine intelligenti, ma sottolineiamo anche che, dato il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale, dovremmo considerare la plausibilità di questo scenario in futuro. Ciò pare opportuno perché recenti sviluppi delle scienze contemporanee — in particolare biologia e informatica — rappresentano una seria sfida all’antropologia tomistica e alle sue moderne derivazioni. Siamo anche persuasi che la tradizione cattolica sia abbastanza ricca da lasciare spazio a idee meno rigide sulla personalità e sulla natura umana. In particolare, sembra vantaggioso prendere in considerazione la prospettiva evolutiva elaborata da Pierre Teilhard de Chardin e la sua idea di «Noosfera», ossia di un pianeta pensante che emerge grazie all’evoluzione simbiotica di umanità e macchine. Tale prospettiva apre le porte al riconoscimento dell’esistenza di persone non umane e all’affidamento della missione di co-creatori agli esseri umani.

Parole chiave: Persone elettroniche, coscienza artificiale, antropologia tomista, phyla meccanici, noosfera.

 

Gabriel Mmassi, S.I., A centenary of ecclesiological itinerary at the Pontifical Gregorian University (Part 1). From the Church as the Mystical Body of Christ to the Post-conciliar Church: a view by Sebastian Tromp and Angel Anton

Abstract - Il presente articolo, che si sviluppa in due parti, fa ancora parte della commemorazione del centenario della rivista Gregorianum. Esso passa in rassegna i contributi di alcuni ecclesiologi della Pontificia Università Gregoriana. Questa parte si occupa di Sebastian Tromp e Angel Anton, due rappresentanti di questo primo periodo, cioè rispettivamente prima e dopo il Vaticano II. Sebastian Tromp si occupa ampiamente della Chiesa come un corpo mistico, mentre Angel Anton si orienta sulla Chiesa post-conciliare. Di conseguenza i due autori, pur offrendo sfumature rilevanti, tengono ma allo stesso tempo distinguono in qualche punto specifico le due posizioni offrendo così una riflessione ecclesiologica complessa. Inoltre viene evidenziata qualche sfida ecclesiologica che viene fuori con il Vaticano II.

Parole chiave: ecclesiologia, Sebastian Tromp, Angel Anton

 

Ana Petrache, (Fausse) Eschatologie et théologie politique

Abstract - Cet article se propose de réfléchir à la relation entre la théologie politique et l’eschatologie chez Carl Schmitt, Johan Baptist Metz et Gaston Fessard à partir du concept polémique de fausse eschatologie, concept commun chez les trois auteurs. Ce concept, dont aucune étude approfondie n’a pas été dédié, se révèle être un bon miroir inversé des relations entre la théologie politique et l’eschatologie à travers l’image d’un temporalité infinie soumise à la logique du progrès. Ce concept est essentiel, car il dévoile la façon dont la théologie politique naît à partir d’une sécularisation de l’eschatologie, processus dialectique, géré par le mouvement appelé l’Aufhebung, décrit par la philosophie de Hegel. A travers ce raisonnement, nous découvrons que les trois auteurs partagent la croyance en un imaginaire eschatologique qui détermine des engagements politiques et c’est la différence en ce qui concerne l’imaginaire eschatologique qui éclaire les divers engagements politiques.

Mots clé: fausse eschatologie, théologie politique, dialectique, Aufhebung, sécularisation, progrès.

 

Aaron Pidel, S.I., Jerome Nadal’s Apologia for Interreligious Spiritual Exercises and its Contemporary Implications

Abstract - Questo articolo sostiene che l’Apologia per gli Esercizi Spirituali (c. 1555) di Jerónimo Nadal fornisce un precedente positivo ma limitato per dare gli Esercizi spirituali in modo interreligioso. Rispondendo alle critiche secondo cui il processo di elezione degli Esercizi richiede una certezza quasi luterana riguardo allo stato di grazia dell’esercitante, Nadal risponde che gli Esercizi potrebbero essere estesi a coloro in cui la grazia santificante non può essere presunta in modo sicuro, specialmente ebrei e musulmani. Raccomanda di distillare i vari esercizi secondo i loro principi di legge naturale in attesa di un probabile segno, sotto forma di consolazione spirituale dell’opera di carità soprannaturale nell’esercitante. La posizione di Nadal sul dare gli Esercizi in modo interreligioso differisce quindi dalle strategie proposte nella conversazione anglofona contemporanea, come emerge dagli scritti di Reiser, Haight e Cline.

Parole chiave: Jerónimo Nadal, Ignazio di Loyola, Roger Haight, William Reiser, Erin Cline, Esercizi Spirituali, Interreligioso, Natura, Grazia

Marc Rastoin, S.I., Antijudaism and European nationalism – The case of the Society of Jesus under Acquaviva

Abstract - Nel 1593 la Compagnia di Gesù adottò le leggi spagnole di purezza di razza a cui Sant’Ignazio e i suoi successori si erano opposti sin dalla fondazione della Compagnia. Il nazionalismo europeo, allora in aumento, fu in parte responsabile della decisione. Come e perché la Compagnia di Gesù cambiò la sua politica su una questione così delicata? E perché in quell’anno in particolare? In Francia l’opposizione alla Spagna era un punto fondamentale del partito che sosteneva Enrico IV, tanto che si insultavano gli spagnoli definendoli “tutti ebrei”. Nel 1590 furono trovati alcuni graffiti su alcuni muri di Parigi: “Alla rovina il popolo ebreo e con esso il popolo spagnolo”. Nel Portogallo dominato dalla Spagna era molto vantaggioso promuovere sentimenti anti-converso per contrastare la Spagna. Nella stessa Spagna, il partito che spingeva per la discriminazione sentiva di avere il massimo sostegno politico. Inoltre, da oltre venti anni, in Italia si riscontrava una crescente insoddisfazione nei confronti dei superiori spagnoli. Il Padre Generale Acquaviva, che aveva sfruttato questa eterogenea coalizione per assicurarsi la sua presa al potere, usò nuovamente il vecchio stratagemma: l’antigiudaismo fu usato per schiacciare l’opposizione, ma ironicamente in paesi (Portogallo, Spagna e Francia) dove gli Ebrei erano ufficialmente fuorilegge.

Parole chiave: Società di Gesù, Conversos, Acquaviva, 5 ° CG, nazionalismo.

LONERGAN E PAPA FRANCESCO

Neil Ormerod, Method in Theology: «all my work has been introducing history into Catholic theology»

Abstract - Chi legge Method in Theology di B. Lonergan conosce bene gli interessi che hanno guidato l’autore nello scrivere la sua opera. Infatti Lonergan ha cercato il modo migliore di integrare la storia nella teologia. Ha combattuto con questo interrogativo a partire dagli studi dottorali sino a quella svolta che ha reso possibile la stesura di Method. Il presente articolo tratta dello sviluppo del pensiero di Lonergan e presta particolare attenzione al materiale che lui stesso ha impiegato nei seminari di studio sul metodo in teologia, insegnati all’Università Gregoriana. Si tratta del tentativo di narrare sfide, insight e svolte che hanno, poi, assunto la loro forma definitiva in Method.

Parole chiave: Lonergan, storia, metodo teologico, Tommaso d’Aquino, dottrina, teologia sistematica

 

Valter Danna, Bernard Lonergan e papa Francesco: incontro di orizzonti aperti sul futuro del Cristianesimo

Abstract - Il testo si propone di mettere in evidenza i nuclei fondamentali della pratica pastorale di Papa Francesco alla luce della riflessione teologica di Bernard Lonergan. Vissuti in epoche successive, entrambi cercano di formulare un processo di azione e pensiero efficace nel presente e nel futuro della Chiesa e dell’umanità. Il Pontefice coniuga missione e conversione/riforma della Chiesa, alla cui base c’è sia l’interpretazione della Parola di Dio e il discernimento dei segni dei tempi. È possibile leggere questa sfida alla luce delle categorie di Bernard Lonergan di soggetto, orizzonte e intenzionalità. Esse permettono alla teologia di essere attenta alle trasformazioni del mondo contemporaneo, di rispondere ad esse con l’annuncio del vangelo. Bernard Lonergan, dunque, può considerarsi un alleato di Papa Francesco nell’attivazione di quei processi lunghi che possano trasformare la Chiesa e la società.

Parole chiave: Papa Francesco, Bernard Lonergan, missione e riforma della Chiesa, missione e riforma della teologia, discernimento, segni dei tempi

 

Robert M. Doran, S.I., Redemption as End and Redemption as Mediation

AbstractIl presente articolo approfondisce la distinzione tra redenzione come fine e redenzione come mediazione, proposta da Bernard Lonergan, nelle lezioni che ha tenuto alla Pontificia Università Gregoriana dal 1955 al 1965. A riguardo della redenzione come fine, l’autore afferma: «si tratta della redenzione della storia umana nel regno di Dio in accordo con la grazia sociale che si manifesta ogni volta, e nella misura in cui la scala di valori si realizza nella storia». Per quanto riguarda la redenzione come mediazione, l’autore si concentra sulla persona di Gesù Cristo e gli eventi della crocifissione e della resurrezione, affermando: «Questi eventi rappresentano la mediazione redentiva. Sono anche eventi di rivelazione, che mostrano un modello universale attraverso cui il regno di Dio propaga, un modello che prevede di rispondere al male con il bene e di trasformare il male in un bene più grande». Secondo l’autore, papa Francesco ci aiuta a rimodulare il ruolo evangelico della Chiesa, sia attraverso le sue due encicliche Evangelii Gaudium e Laudato Si’, sia nella sua azione pastorale «che continua a mediare il regno del bene attraverso quella sofferenza che risponde con bene al male».

Parole chiave: Bernard Lonergan, redenzione, legge della croce, scala di valori, grazia sociale, storia, Chiesa

 

Randall S. Rosenberg, Theology as a sapiential way of life: Hadot and Lonergan

Abstract – Questo saggio vuol far luce sulla riscoperta della filosofia antica in Pierre Hadot, attraverso la lente degli esercizi spirituali. Al pari dell’amore per la saggezza, la filosofia ha offerto un insieme di pratiche che hanno fatto maturare una progressiva presa di distanza da quelle cause che impediscono il fiorire dell’uomo. Memore della sfida di Hadot, questo saggio si riallaccia all’opera di Bernard Lonergan nel tentativo di presentare la teologia come un modo di vivere sapienziale. Il solo modo di contribuire a questa sfida è riformulare la sapienza filosofica e teologica come una prassi di significato antropologico, cosmologico e soteriologico.

Parole chiave: Pierre Hadot, Bernard Lonergan, saggezza, filosofia, teologia, prassi, legge della croce, conversione.