È disponibile il fascicolo 104/4 (2023) della rivista «Gregorianum», trimestrale edito dall’Università Gregoriana.

 

ARTICULI

Boris Paschke, Fürbittengebete für einen Verstorbenen? Eine kritische Auslegungsgeschichte zu 2Tim 1,18 

Zusammenfassung - Im Hinblick auf Onesiphorus, den treuen Mitarbeiter des Apostels Paulus, heißt es in 2Tim 1,18: „Der Herr gebe ihm, dass er beim Herrn Erbarmen findet an jenem Tag.“ Dieser paulinische Wunsch ist oft im Sinne eines neutestamentlichen Belegs für die Praxis des Fürbittegebets für die Toten aufgefasst worden. Wiederholt ist diese exegetische Position als typisch katholisch bezeichnet worden. Wie jedoch ein Blick in die Auslegungsgeschichte zeigt, wird das Gebet für Verstorbene in fast allen christlichen Konfessionen praktiziert. Im Einklang damit wird 2Tim 1,18 nicht nur von katholischen Auslegern als Gebet für einen bereits verstorbenen Onesiphorus verstanden. Gleichzeitig gibt es aber in den meisten christlichen Traditionen (und zwar auch in der katholischen Kirche) Exegeten, welche einer solchen Auslegung (und Anwendung) des Verses skeptisch gegenüberstehen. Während 2Tim 1,18 durchaus ein zukünftiges Jüngstes Gericht im Blick hat, ist nämlich nicht mit Sicherheit zu sagen, ob Onesiphorus als bereits verstorben zu betrachten ist. Somit sollte man zurückhaltend sein, 2Tim 1,18 als biblischen Beleg für das (fürbittende) Gebet für Verstorbene anzuführen. Schlüsselwörter: 

Schlüsselwörter: Allerseelen – Christusgebet – Ewigkeitssonntag – Fürbitte – Jüngstes Gericht – Onesiphorus – Paulus – Totengebet – Totenmesse

 

 王振江 Wang Zhenjiang, San Giuseppe tra AT e NT. Analisi a partire dall’infanzia di Matteo (Mt 1:1-2:23)

Riassunto - L’intera ricerca ruota principalmente attorno alla figura letteraria di Giuseppe nella narrazione dell’infanzia secondo Matteo. In primo luogo, l’autore si propone di studiare le caratteristiche di Giuseppe dell’AT: infatti, il ricco significato di questo personaggio ci fornisce più possibilità di confronto con lo stesso Giuseppe in Matteo. Non solo, alcune somiglianze e familiarità condivise da entrambi i personaggi si completano a vicenda per aiutare i lettori a scoprire le novità di Giuseppe nel NT. Nell’ultima parte, l’autore si sofferma ad analizzare l’immagine di Giuseppe sulla base di Mt 1-2. Il padre putativo di Gesù non solo riflette il volto divino invisibile al Padre, cioè la paternità di Dio; le virtù di questo uomo giusto si adattano perfettamente anche all’immagine ideale di gentiluomo enfatizzata dalla cultura classica cinese.

Parole chiave: Giuseppe – Giacobbe/Israele – Infanzia – Genealogia – Paternità –Figliolanza – Immagine (צלם ) – Somiglianza (דמות ) – Sogni (ὄναρ, ὕπνος)

 

Gaetano Piccolo, S.I., Autobiografia e Identità: un esempio di costruzione del Sé mediante la narrazione

Riassunto – L’esercizio della scrittura dell’autobiografia è oggi riconosciuto come attività che contribuisce alla costruzione della propria identità. In Tempo e racconto, Ricoeur rilegge le Confessiones di Agostino come esempio emblematico di questo processo. In questo contributo mi chiedo se, alla luce della teoria ricoeuriana della triplice mimesis, sia possibile rileggere anche l’autobiografia di Ignazio di Loyola come un percorso di costruzione dell’identità non solo per il soggetto narrante, ma anche per i lettori di ogni tempo.

Parole chiave: autobiografia – Ignazio di Loyola – Agostino – narrazione – identità

 

Roberto Di Ceglie, Essere parziali promuove il sapere?

Riassunto - È possibile che, perlomeno in alcuni casi, la parzialità in epistemologia vada promossa? Per ‘parzialità epistemica’ intendiamo la volontà di non venire meno alle proprie tesi anche laddove sembrasse che esse siano contraddette dall’evidenza. Tale parzialità ovviamente contraddice quanto è invece solitamente dato per scontato, ossia la disposizione – che chiamiamo ‘imparzialità epistemica’ – ad accettare qualsivoglia tesi, non importa se irriconciliabile con le proprie opinioni, purché essa sia adeguatamente supportata dall’evidenza. Qui si intende argomentare che, sulla scia di Tommaso d’Aquino, e perlomeno in alcuni casi riguardanti la vita di fede e la religione, la parzialità epistemica andrebbe promossa. Si intende mostrare che da ciò deriverebbe una posizione più ampia di quella che invece emerge dall’assunzione dell’imparzialità epistemica; inoltre, alcuni problemi, che quest’ultima comporta, verrebbero risolti.

Parole chiave: Tommaso d’Aquino – fede e religione – evidenza – imparzialità epistemica

 

Ľuboš Rojka, S.I., Pierre Teilhard de Chardin: la creazione evoluzionistica della coscienza umana e il suo futuro

Riassunto - Nel Fenomeno umano di Pierre Teilhard de Chardin si possono distinguere tre approcci alla coscienza umana. Il primo è quello della ricerca paleontologica di un «anello mancante» tra gli australopitechi e l’uomo moderno. Il secondo descrive le caratteristiche più generali dell’evoluzione e del «ripiegamento» della coscienza umana su se stessa. Il terzo è olistico e valuta l’importanza di questo «unico parametro assoluto» all’interno dell’universo. La direzione «verticale» dell’energia «radiale» verso e oltre la «riflessione» dell’energia psichica costituisce un nuovo fondamento di una possibile unità dell’umanità. Una delle possibilità verso cui l’evoluzione si dirige e che, a ben guardare, costituisce l’unica vera possibilità di sopravvivenza per la specie umana, è quella che mira a raggiungere, all’interno di una crescente diversità, una sempre più ampia unità. In linea con lo stesso dinamismo evolutivo, le più recenti forme di intelligenza artificiale (IA) estendono le nostre capacità cognitive fino al punto di renderle autonome, universalmente accessibili, adattabili, versatili e molto più potenti della stessa intelligenza umana. Si viene a creare, così, una mente «tutto-conoscente» priva di coscienza. Di conseguenza, la responsabilità delle sue opere resta ascrivibile unicamente ai suoi creatori e utilizzatori. Grazie all’apporto della riflessione cristiana, l’IA può diventare uno strumento importante per l’evangelizzazione e la promozione di una maggiore unità dell’umanità diretta verso il punto Omega immaginato da Teilhard de Chardin.

Parole chiave: evoluzione umana – coscienza umana – intelligenza artificiale – Teilhard de Chardin

 

Aude Suramy, Aux plus petits d’entre les miens. A la lumière de Fratelli tutti, considérations sur la fraternité universelle

Résumé - Avec tout homme de bonne volonté et principalement au moyen de la discipline philosophique, nous souhaitons par quelques considérations sur la « fraternité universelle », avancer à la lumière de Fratelli tutti dans la direction qui s’y trouve indiquée. Il s’agit de progresser sur un chemin politique d’autant plus complexe que l’extension de l’expression suscitée au-delà des frontières de la famille où elle « prend chair », pourrait lui faire perdre son sens. Mais des communautés les plus restreintes jusqu’à la communauté humaine entière à laquelle elles sont entre autres ordonnées, notre incarnation manifeste que la « fraternité universelle » ne peut naître qu’avec la naissance d’un plus petit et ne peut s’accomplir qu’en s’ordonnant à lui en qui elle trouve son sens.

Mots-clés : Fratelli tutti – fraternité universelle – frère – universel – analogie – petits – politique – amour – miséricorde – incarnation – sponsal – famille – patrie – nation – alliance – sagesse éternelle

 

Beáta Tóth, The Sphinx of Providence and the Darkness of Suffering in Ottokár Prohászka’s (1858-1927) Wartime Essays

Riassunto - Il mistero della relazione tra sofferenza umana e provvidenza divina diventa ancora più sconcertante durante un periodo bellico. Questo saggio esamina le risposte teologiche ed esistenziali sviluppate da una figura di spicco del rinnovamento cattolico ungherese, il vescovo, teologo e scrittore prolifico Ottokár Prohászka (1858-1927).
Il suo atteggiamento intellettuale di fronte all’esperienza terribile della Prima Guerra Mondiale potrebbe offrire uno stimolo importante anche per una riflessione di oggi, nonostante la differenza di epoca e il fatto che il problema della sofferenza non possiede una soluzione definitiva. Per cominciare, il saggio presente esplora l’ambiente e le idee principali di Prohászka riguardo alla sua critica dell’intellettualismo. Successivamente sono presentati i pensieri esposti nei suoi saggi scritti durante la guerra. In terzo luogo, viene trattata la sua idea rinnovata della Provvidenza, collegata al suo pensiero su Dio. Infine, il suo tentativo è valutato da una prospettiva attuale.

Parole chiave: Ottokár Prohászka – sofferenza – Prima Guerra Mondiale – rinnovamento cattolico ungherese – provvidenza

 

 

ADAMO, DOVE SEI? LA QUESTIONE ANTROPOLOGICA OGGI (PARTE II)

 

Vittorio Conti, Dalla psicodinamica alla dinamica dell’esistere. Rilevanza pratica di un rilancio ontologico-fondamentale

Riassunto - Il presente studio verte su alcune implicazioni pratico-formative sviluppate a partire dal volume «Il chi della storia» dedicato ad un possibile rilancio della visione antropologica di Rulla. Più precisamente il testo mostra come la pozione esposta in quel volume non si limita ad una speculazione antropologica astratta ma può generare un modo di impostare la prassi formativa e terapeutica fedele alle intuizioni antropologiche care a Rulla. In particolare, l’articolo si focalizza sullo strumento sviluppatosi all’interno dell’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana e chiamato Interpretazione psicodinamica. Al rinvenimento di alcuni limiti fa seguito una proposta coerente con quanto esposto in termini fondamentali ne Il chi della storia e non snaturante lo strumento stesso. Il presente studio mostra pertanto una pista di ricerca che ha preso forma a partire dalla proposta antropologica di Rulla a cui è dedicato il convegno di cui qui sono raccolti gli atti.

Parole chiave: emozioni – racconto – identità – storia – esperienza – atteggiamenti – antropologia – fenomenologia

 

Luis María García Domínguez, S.I., «Discernir valores y virtudes cristianas. La primera dimensión de la antropología de la vocación cristiana»

Resumen - La antropología de la vocación cristiana propone considerar toda vocación cristiana, y toda vocación consagrada, con una mirada estructural según tres dimensiones. En este artículo se propone cómo valorar (o discernir) la denominada «primera dimensión», que se evalúa estructuralmente a partir de la presencia en el sujeto de los valores autotrascendentes teocéntricos (los valores vocacionales), que deben ser conocidos, sentidos y vividos en la vida ordinaria de manera consistente. Para una adecuada valoración de esta dimensión vocacional no basta con verificar el ejercicio de los valores (en forma de virtudes); sino que es preciso detectar la consistencia o inconsistencia de esa dimensión por el efecto de posibles motivaciones naturales (no vocacionales) conscientes o subconscientes.

Palabras clave: Antropología de la vocación cristiana – Consistencia vocacional – Discernimiento vocacional – Primera dimensión – Valores – Virtudes

 

NOTAE

Apostolicam Actuositatem. ¿Qué pasó en el vaticano II con el decreto Apostolicam Actuositatem? (S. Pié-Ninot), 881-888; L’ambiguità religiosa dei primi cristiani: P. Banna, L’ambiguità religiosa dei primi cristiani. Una rilettura critica della teologia delle religioni alla luce delle fonti cristiane dei primi secoli (I. Morali), 888-893; Un’intima familiarità: C. Falchini, Ruperto Di Deutz: Un’intima familiarità. Antologia, Padri della chiesa: volti e voci (E. Caroleo), 894-898; From Ignatius to Francis: M. J. Walsh, From Ignatius to Francis: the Jesuits in History (R. Pinto), 898-900.

 

RECENSIONES

Biblia: J. Jeon, From the Reed Sea to Kadesh. A Redactional and Socio-Historical Study of the Pentateuchal Wilderness Narrative (F. Ficco), 901-902; A. Laato, Message and Composition of the Book of Isaiah. An Interpretation in the Light of Jewish Reception History (M. Settembrini), 903-904; S. Pinto, Interpretare la Bibbia: ricchezza o confusione? La Parola di Dio tra le parole umane (N. Calduch-Benages), 905-906; A. Pitta – F. Filannino, L’officina del Nuovo Testamento. Retorica e stilistica (J.-N. Aletti), 907-908; E. Ramón Ruiz, El libro del Eclesiastés. Comentario y propuestas de lectura (Á. Fernández-Fidalgo), 908-909; M. J. Schultz Montalbetti, La estrategia misionera de la Primera carta de Pedro. Edificar una “casa espiritual” por medio de la buena conducta (P. Rocca), 910-912; J. Stromberg – J. T. Hibbard, ed., The History of Isaiah. The Formation of the Book and its Presentation of the Past (M. Settembrini), 912-913.

Theologia: J. Ernesti – M. Lintner – M. Moling, ed., Braucht es die Theologie? Überlegungen zu ihrer gesellschaftlichen Relevanz. C'é bisogno della teologia? Considerazioni sulla rilevanza sociale (M. Vicentini), 914-915; N. H. Minnich – M. Root, ed., Martin Luther and the Shaping of the Catholic Tradition: Proceedings of the International Conference Held in Washington, DC May 30 to June 1, 2017 (W. Henn), 915-917.

Ius Canonicum: A. Foderaro – P. Palumbo, ed., Diritto e tutela dei minori. Profili interdisciplinari (M. Visioli), 918-919; K. Otieno Mwandha – A. Farina, ed., La tutela dei minorenni e adulti vulnerabili contro gli abusi sessuali. Un approccio interdisciplinare (M. Visioli), 919-920.

Philosophia: M. Alfano – C. KleinJ. Ridder, de, ed., Social Virtue Epistemology (J. Stoffers), 920-922; L. Gaudemard, Rethinking Descartes’s Substance Dualism (S. D’Agostino), 922-924; N. Levy, Bad Beliefs: Why They Happen to Good People (J. Stoffers), 924-926.

Missiologia:M. V. Cerutti, Allo specchio dell’altro. Strategie di resilienza di “pagani” e gnostici tra-II e IV secolo d. C. (I. Morali), 926-929.

 

Historia Ecclesiae: J. Lánícek – J. Lambertzand, ed., More than Parcels: Wartime Aid for Jews in Nazi-Era Camps and Ghettos (A. Belletti), 929-931; M. R. Salzman, The Falls of Rome: Crises, Resilience, and Resurgence in Late Antiquity (C. A. Sáenz), 932-933.

Spiritualitas: G. Pasquale, Introduzione alla teologia e al mistero di Cristo (E. Rotundo), 934-935; J. Servais, ed., Hans Urs von Balthasar. Texte zum ignatianischen Exerzitienbuch (A. Witwer), 935-936.

LIBRI NOSTRI

G. M. Rogelio, Dios en el mundo y para el Mundo. La mística trinitaria de Ignacio de Loyola, 937-939.

OPERA ACCEPTA

(940-941)