È disponibile il fascicolo 102/3 (2021) della rivista «Gregorianum», trimestrale edito dall’Università Gregoriana.

ARTICULI

Françoise Mies, Job : une traversée du mal et du malheur devant Dieu

Résumé - Au fil du drame, l’article étudie comment les voix du livre articulent mal et malheur, et leurs hypothèses relatives à la responsabilité du mal. Il explore comment les personnages se situent par rapport au mal devant Dieu (de Deo, pro Deo, contra Deum, ad Deum). La temporalité de l’histoire dans cette œuvre littéraire permet de lire l’histoire de Job comme une traversée du mal et du malheur devant Dieu.

Mots-clés : Job, mal, malheur, rétribution

 

Luc Forestier, « Dans chaque ville, on lit Moïse chaque semaine » (Ac 15,21). Vie conciliaire et permanence d’Israël

Résumé - La prise de conscience de la permanence d’Israël par les Églises constitue un élément majeur pour répondre aux questions posées par la vie conciliaire sur le plan œcuménique. Cet article montre comment, dans l’œuvre de Luc, le récit de l’assemblée de Jérusalem (Ac 15) constitue l’une des manifestations principales de la nécessité de la présence de communautés juives pour comprendre l’originalité de l’Église. L’affirmation de la permanence d’Israël en Ac 15,21 que l’auteur des Actes attribue à Jacques, joue un rôle déterminant dans la narration lucanienne qui propose un modèle alternatif à l’image de la greffe que Paul présent en Romains 11. Sans négliger l’histoire, l’approche narrative d’Actes 15 à l’intérieur du canon des Écritures permet de saisir une question essentielle à toute ecclésiologie, plus encore quand il s’agit de penser à la structure conciliaire des Églises.

Mots-clés : ecclésiologie, Actes 15, conciliarité de l’Église, permanence d’Israël

 

Rubén Peretó Rivas, Los Padres de la Iglesia y la atención plena. Acerca de la posibilidad de un mindfulness cristiano

Resumen - En los último años se ha producido interés en algunas prácticas terapéuticas de origen budista destinadas a alcanzar el bienestar y a fin de superar desórdenes psíquicos tales como la ansiedad y la depresión, de modo particular el denominado mindfulness. Su objetivo principal se centra en alcanzar la atención plena a fin de evitar, de esa manera, que el vagabundeo mental distorsione y enferme la mente. La importancia de conservar atención había sido señalada con insistencia por muchos Padres de la Iglesia, que dedicaron al tema diversos tratados y otros tipos de escritos. Este trabajo estudia el concepto patrístico de la atención en orden a plantear la posibilidad de una identificación o, en todo caso, coincidencias con el mindfulness oriental y su práctica terapéutica.

Palabras clave: Atención, Mindfulness, Padres de la Iglesia, Casiano, Basilio de Cesarea.

 

Samuel Fernández, Towards a Definition of Abuse of Conscience in the Catholic Setting

Abstract - Quest’articolo intende proporre una definizione dell’abuso di coscienza in ambito cattolico. A tal fine, espone le caratteristiche rilevanti della coscienza morale secondo il Concilio Vaticano II e la successiva teologia cattolica. Così il tema dell’abuso di coscienza si colloca nel contesto dell’abuso di potere. In seguito, nell’articolo si discute dell’abuso di coscienza, distinguendolo da altri fenomeni simili ed evidenziando la dimensione religiosa e istituzionale di questo tipo di abuso. Infine, la conclusione offre una definizione di abuso di coscienza in ambito cattolico, e propone che la legislazione ecclesiastica stabilisca il delitto di abuso di potere spirituale e quello di abuso di coscienza.

Parole chiave: abuso di coscienza, abuso di potere, coscienza, obbedienza, libertà cristiana

 

Pavulraj Michael, S.I., Contemplativus in Actione. A Profound Insight of the Ignatian Spirituality

Abstract - Contemplativus in actione indica una profonda intuizione che rappresenta forse il contributo più originale di Ignazio alla spiritualità apostolica. Non è che abbia introdotto un nuovo metodo nella spiritualità, ma ha riscoperto una dimensione molto antica ma dimenticata: la contemplazione come ricerca della presenza di Dio nella creazione, nella Scrittura, nella Chiesa, nei sacramenti, nella liturgia e, infine, nel cuore degli esseri umani. I contemplativi in azione cercano di trovare Dio in tutte le cose osservando il modo d’incarnarsi nel mondo e, nella loro ricerca, realizzano il loro desiderio di libertà e distacco, che li aiuta ad avvicinarsi ancora di più a Dio e alla sua volontà. Una vita di preghiera esplicita è necessaria, ma non è fine a se stessa. È un esercizio oppure un mezzo per raggiungere un fine; è completamente focalizzato su di esso. È un’azione eseguita con l’intenzione pura per l’amore di Dio. Senza l’azione, la contemplazione diventa sterile e oscura; ma senza la contemplazione, l’azione non può rivelare il mistero della grazia. Nell’interazione dialettica dell’azione e della contemplazione, la persona realizza una contemplazione che si incarna nella storia della vita e un’azione che si illumina attraverso il cercare e trovare la volontà di Dio. Una vera e progressiva integrazione della preghiera e dell’azione conduce le persone ad una crescente serenità nel loro lavoro; la serenità di Cristo che vive nel Padre e agisce con loro. La spiritualità ignaziana concepisce l’esistenza umana come punto d’incontro con Dio, che si trova in tutte le cose – nell’azione, quindi, così come nella preghiera. Gli Esercizi Spirituali non poggiano su una dicotomia tra l’azione e la preghiera; piuttosto, concepiscono l’intera attività della persona come una pratica continua di servizio che procede dalla preghiera e viceversa.

Parole chiave: Contemplativo in azione, la Spiritualità ignaziana, trovare Dio in tutte le cose, la preghiera, il servizio, gli Esercizi Spirituali.

 

Martín M. Morales, S.I., La herencia escondida: las huellas documentales de Roberto Bellarmino en la Pontificia Universidad Gregoriana

Abstract - I documenti conservati nell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, come ogni operazione comunicativa, si realizzano nel momento della loro ricezione. Lo storico si colloca, in questo modo, come un osservatore di secondo ordine. L’operazione storiografica può considerare le costruzioni di senso che si sono stabilite intorno alle fonti secondo le aspettative del sistema sociale nel quale si generarono e circolarono. Un’analisi sistemica delle fonti relative a San Roberto Bellarmino dovranno confrontarsi non solo con la complessità che presuppone questa documentazione, ma anche con la complessità auto-generata dalla stessa disciplina storica. Per affrontare la complessità sarà necessaria una teoria che non riduca la storia ad una semplice analogia tra passato e presente, ma che tenga conto della differenza delle semantiche concettuali e delle rispettive strutture sociali.

Parole chiave: Roberto Bellarmino, storiografia, epistemologia storica, sistemi sociali, complessità.

 

Louis Caruana, S.I., To Marvel at the Manifold Connections: Philosophy, Biology, and Laudato si’

Abstract - Uno degli obiettivi dell’enciclica Laudato Si’ è di aiutarci “ad ammirare i molteplici legami che esistono tra le creature”, di mostrare come noi stessi siamo coinvolti, e motivarci così a prendere cura della nostra casa comune. Alla luce dei progressi nel campo della biologia, ci sono oggi nuove dimensioni di bellezza nella creazione? Questo articolo cerca di rispondere a questa domanda ricordando dapprima i criteri fondamentali da considerare per riconoscere la bellezza (secondo Aristotele e Tommaso d’Aquino); valuta poi l’applicabilità di questi criteri nell’ambito del lavoro di alcuni filosofi della biologia del ventesimo secolo che hanno lottato per superare le limitazioni del riduzionismo. L’articolo fa riferimento soprattutto alle opere di Jakob von Uexküll e di Georges Canguilhem. Queste analisi indicano che l’armonia, la proporzione, e l’integrità nell’ordine naturale devono essere più evidenti che mai, specialmente in ciò che riguarda il modo in cui l’organismo e il suo ambiente mutualmente si determinano. Questo approfondimento permette dunque un maggior apprezzamento del messaggio della Laudato Si’.

Parole chiave: Laudato Si’, Uexküll, Canguilhem, ambiente, ecologia, bellezza

 

Ľuboš Rojka, S.I., Encyclical Letter Laudato si’ and Some Transhumanist Theories of Nature and Religion

Abstract - L’enciclica Laudato si’ reagisce alle osservazioni scientifiche sul rapido degrado ambientale sul nostro pianeta, punta verso le radici della crisi globale ambientale e invita a un rallentamento dello sviluppo tecnologico in modo da poter adattare le nostre culture ai cambiamenti, e aumentare il rispetto, sensibilità e amore per la natura.

M. More, nella sua filosofia transumanista, utilizza la metafora di madre natura che ci ha generati ma poi ci ha abbandonati e la metafora dell’estropia che guida lo sviluppo umano. R. Ascott comprende la natura come una metafora che verrà sostituita dai concetti scientifici. R. Kurzweil sviluppa la sua visione ottimistica del futuro partendo dalle tendenze nello sviluppo umano. I tre transumanisti fondano le loro visioni su una comprensione riduttiva della coscienza umana e dell’essenza della religione. Perciò anche se alcuni suggerimenti sono istruttivi e complementari all’enciclica, ci sono delle differenze significative che riguardano i cambiamenti necessari per evitare un deterioramento radicale delle condizioni di vita di gran parte dell’umanità.

Parole chiave: Laudato si’, transumanesimo, religione, natura.

 

Fernando de la Iglesia Viguiristi, S.I., En los 30 años de la publicación de la Centesimus annus, una nota sobre su actualidad, y relevancia

Resumen - Hace treinta años, san Juan Pablo II publicó su tercera encíclica social, la Centesimus annus. Con ella reaccionó ante el trascendental acontecimiento del desmoronamiento del sistema comunista que se escenificó con la caída del muro de Berlín. Lo hizo aportando, entre otros aspectos, una reflexión sumamente valiosa sobre el papel que compete al mercado y al Estado en la economía. Este estudio se dedica, sobre todo, a exponer los fundamentos en la antropología, en la historia y en la teoría económica de sus enseñanzas.

Palabras clave: San Juan Pablo II, encíclica, Centesimus annus, mercado, planificación central, Estado.

 

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