Primo Ciclo Orientale

L’Oriente cristiano nel corso dei secoli ha tramandato la sua singolarità attraverso le tradizioni che tuttora lo caratterizzano, con le molteplici forme espressive che ne rappresentano le diverse regioni. La presenza delle Chiese cattoliche orientali in territori spesso profondamente segnati dalla guerra ha purificato e rafforzato la loro fede e identità, rendendole come una Casa costruita su una montagna, la cui luce “ha illuminato la Chiesa universale” (OL 1). Il Codice dei canoni delle Chiese orientali (CCCO), promulgato nel 1990, can. 28.1, descrive il patrimonio cattolico orientale attraverso la liturgia, la teologia, la spiritualità e il diritto canonico, dimensioni consolidate dalla storia e della cultura delle varie comunità in questione. Il Magistero – tra cui spiccano l’Orientalium dignitas (1894), l’Orientalium ecclesiarum (1964) e l’Orientale lumen (1995) –, insieme con il concilio Vaticano II, invita tutti i fedeli ad approfondire la conoscenza dell’Oriente cristiano e del suo patrimonio, ma soprattutto auspica centri teologici di formazione per preservare e promuovere l’autentica identità dei cristiani Orientali.

Fedele alle istruzioni del Magistero, la Facoltà di Teologia (PUG) in collaborazione con la Facoltà di Scienze Ecclesiastiche Orientali (PIO) offre il Primo ciclo «Orientale» per gli studenti che appartengono alle diverse Chiese orientali. 

Gli studenti di rito orientale seguiranno tutti i corsi del Primo Ciclo istituzionale di teologia, come di seguito: (p….)

  • al 1º anno tutti i Corsi offerti sono prescritti per tutti gli studenti di rito romano (o di altri riti latini) e dei riti orientali
  • al 2° anno, al 1° semestre gli studenti di rito orientale seguono i corsi TP115V e TP117V; al 2° semestre i corsi TP120V, TP117V e TP1B7V
  • al 3° anno, al 1° semestre seguono il corso TP138V:

in alternativa ai corsi indicati con la medesima sigla (TP1015; TP1017; TP1020; TP1B17; TP1038)