Scheda
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Obiettivi : Il corso vuole mostrare cosa dice il dogma sull’uomo e sull’ eschaton, ovvero, perché solo così si giustifica l’accostamento, sull’uomo-che-è-aperto-all’ eschaton.
Risultati di apprendimento: Saper distinguere all’interno delle varie antropologie teologiche che si sono succedute lungo la storia, e magari dialogano nel presente, i punti fermi e “insuperabili” della visione cristiana.
Contenuti: Il corso si sviluppa in tre parti. Nella prima si presenterà la questione del dogma in genere: cos’è il dogma? Una storia e/o uno sviluppo del dogma? Questioni fondamentali per non ridursi alla semplice raccolta di affermazioni senza un criterio preciso, così da non distinguere precisamente, come vediamo nel dibattito attuale, la dottrina e il dogma. Poiché capire il dogma significa essere rimandati alla Scrittura come al suo momento fondante, la seconda parte del corso considererà l’antropologia-escatologia paolina, non tanto in un modo sistematico, quanto attraverso l’analisi di un testo: 1Cor 7,17-31. Questa visione biblica dell’uomo di fronte a Dio contiene, più o meno esplicitamente, le questioni che emergeranno man mano lungo la storia del pensiero cristiano: p.e. l’immagine di Dio, il peccato originale, la libertà, il rapporto tra la natura e la grazia, la tensione all’eschaton etc., insomma una piccola sintesi del corso. Infine, nella terza parte, sistematica, si cercherà di fissare gli elementi del dogma antropologico-escatologico.
Metodologia: Lezioni frontali.
Modalità di valutazione: Esame scritto o orale.
Negli schemi all’inizio del corso.