Brandsma, Luciani, Maire: ex alunni testimoni di carità

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PAOLO PEGORARO | Direttore Editoriale

di PAOLO PEGORARO

Direttore Editoriale

Nel 2022 un ex alunno è stato canonizzato e un altro è divenuto beato. Giovani studenti che hanno perseverato nella strada del servizio al Vangelo, esempi per la nostra comunità universitaria. Tanti operano nel silenzio, anche a costo della vita.

«Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente». Scrivendo queste parole in apertura all’esortazione apostolica Gaudete et Exsultate, papa Francesco ci indica una strada che è proposta a tutti noi. Quando scriviamo che la Pontificia Università Gregoriana conta tra i suoi ex studenti 28 santi, 54 beati e 16 papi, non dobbiamo intenderlo come una sorta di medagliere mondano, ma come un albo di famiglia. Un albo di vite riuscite che si accresce e nel quale un giorno potrebbero aggiungersi anche i nostri nomi.

 

San Tito Brandsma

Lo scorso 15 maggio 2022 il Santo Padre ha presieduto la cerimonia di canonizzazione del sacerdote carmelitano Tito Brandsma, ucciso in odio alla fede nel campo di sterminio di Dachau.

Nato il 23 febbraio 1881 a Wonseradeel, nell’Olanda settentrionale, il giovane carmelitano coronò i suoi studi alla Pontificia Università Gregoriana con il Dottorato in Filosofia (1909). In seguito contribuì a fondare l’Università Cattolica di Nijmegen, e vi lavorò come docente, professore, amministratore, rettore.

Oltre che per la spiritualità, Tito coltivò anche l’interesse per il giornalismo e l’editoria, divenendo consigliere spirituale nazionale dell'Unione dei giornalisti cattolici nel 1935. Incoraggiò l'opposizione alla pubblicazione della propaganda nazista nei giornali cattolici e nella stampa in generale, criticando soprattutto l’antisemitismo del Reicht. Anche dopo l’occupazione nazista dell’Olanda incitò i vescovi a opporsi alla persecuzione degli ebrei e alla sistematica violazione dei diritti umani da parte degli occupanti.

Imprigionato dalla Gestapo il 19 gennaio 1942, fu infine internato a Dachau, sottoposto a esperimenti biologici, e infine ucciso con un'iniezione letale il 26 luglio 1942.

 

Beato Giovanni Paolo I

Lo scorso 4 settembre 2022 il Santo Padre ha presieduto la cerimonia di canonizzazione del Beato Giovanni Paolo I (Albino Luciani), Sommo Pontefice.

Nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d’Agordo, Italia), il giovane Albino Luciani fu studente presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana negli anni accademici 1940-1941 e 1942-1943. Qui conseguì la Licenza con uno studio sulle ordalie teso a dimostrare l’azione moderatrice svolta dalla Chiesa di fronte alla barbara consuetudine. Terminata la guerra, seppure carico degli impegni come docente e vicerettore nel Seminario Gregoriano di Belluno, si iscrisse al quinto anno della Facoltà di Teologia con l’onere di redigere una dissertatio ad lauream, che concordò con P. Charles Boyer S.I. Intitolata L’origine dell’anima secondo Antonio Rosmini. Esposizione e critica, la dissertazione fu difesa pubblicamente il 27 febbraio 1947 riscuotendo approvazioni particolari dai docenti della Gregoriana e da altri eminenti studiosi.

La Gregoriana si è preparata alla beatificazione del “Papa del sorriso” promuovendo il convegno I sei “Vogliamo!”: il magistero di papa Luciani alla luce delle carte d’archivio (Aula magna, 13 maggio 2022) insieme al comitato scientifico della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.

 

La carità eroica di P. Olivier Maire

Si potrebbe in qualche modo parafrasare la conclusione del Vangelo di Giovanni dicendo che non basterebbero le pagine di questa rivista per dare conto delle opere di bene che quotidianamente tanti ex alunni seminano, curano e fanno crescere. Talvolta la carità giunge fino all’eroismo, come nel caso di P. Olivier Maire, religioso monfortano, ucciso in Vandea lo scorso 9 agosto 2021 da un richiedente asilo cui aveva dato ospitalità. 

Nato a Besançon (Francia) il 19 novembre 1960, dopo gli studi in biologia era entrato nella Compagnia di Maria ed era stato ordinato sacerdote nel 1990. P. Maire aveva studiato teologia al Centre Sèvres di Parigi, per poi ottenere il Baccalaureato (1992-1994) e la Licenza (1994-1995) presso l’Istituto di Psicologia della Gregoriana. 

Conosciuto per la sua dedizione ai diseredati e per la sua generosità, aveva discusso una tesi sul fondatore della sua Congregazione, san Louis-Marie Grignion de Montfort, che si era distinto per essere vissuto con i poveri ed esigeva dai suoi seguaci di non chiudere mai la porta e il cuore ai bisognosi.