Scheda
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Obiettivi: Introdurre gli studenti alla terminologia e alla logica interna dei canoni tramite una seria applicazione del metodo esegetico, risalendo alle fonti dottrinali e giuridiche dei canoni, per capirne il significato e la ratio legis, e per giungere alla mens Legislatoris.
Risultati di apprendimento: Al termine del corso lo studente sarà in grado di applicare i canoni negli attuali contesti concreti sulla base di una conoscenza solida di ciò che intende la Chiesa riguardo allo stato clericale nonché alla formazione previa.
Contenuti: Analisi dei canoni 232-297 CIC. 1. Formazione al ministero sacro. – 2. Incardinazione dei chierici. – 3. I consigli evangelici, gli ob blighi e i diritti dei chierici. – 4. Perdita dello stato clericale. – 5. Prelature personali.
Metodologia: Studio e esposizione di ciascun canone (232-297 CIC) in modo esegetico; utilizzo continuo di esempi concreti per illustrare come si può ragionare, con domande (comprese quelle aperte) ed eventuali soluzioni pratiche in materia; partecipazione attiva da parte degli studenti in dialogo con il professore.
Modalità di valutazione: Il corso fa parte della Schola Textus. Tutte le materie vengono valutate in un unico esame alla fine dell’anno accademico, diviso in prove scritte e orali. Il candidato dovrà rispondere su tutta la materia della Schola Textus studiata fino a quel momento.
CONGREGAZIONE PER IL CLERO, Il dono della vocazione presbiterale (Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis), L’Osservatore Romano, 8 dicembre 2016; CONCILIO VATICANO II, Decreto Optatam totius, 28 ottobre 1968, AAS 58 (1966) 713-727; CONCILIO VATICANO II, Decreto Presbyterorum ordinis, 7 dicembre 1965, AAS 58 (1966) 991-1024; G. GHIRLANDA, Il sacramento dell’ordine e la vita dei chierici (cann. 1008-1054; 232-297), Roma 2019.