Archivum Historiae Pontificiae - 54

Archivum Historiae Pontificiae - Volume 55 (2021)

 

ARTICULI

 

Gábor Barabás - The Never-Been Papal Legates, Who Left Hungary Without Having Accomplished Anything. Papal-Hungarian Relations at the End of the thirteenth century

Summarium - The so-called Chronicle of the Deeds of the Hungarians, better known as the Illuminated Chronicle (or Vienna Illuminated Chronicle) after its most famous exemplar, known in the Hungarian Medieval studies as the fourteenth century Chronicle-composition is regarded in Hungarian historiography as one of the most valuable narrative sources of the early Medieval Hungarian history. This paper attempts to provide pew perspectives to the interpretation of one of its chapters and the information in it.

  In Chapter 187 events are narrated from the end of the thirteenth century: the reign of the last king of the Árpáds, Andrew III (1290–1301) and the appearance of the young pretender, Caroberto from the Angevin dynasty of Naples, the later King Charles I of Hungary (1308–1342) are discussed. It can be read regarding their relation that: «In order to make Charles capable of ruling and of taking power against King Andrew, the aforesaid pope sent one legate after another to support his cause against King Andrew. But they could accomplish nothing and returned home». The aforesaid pope, Boniface VIII (1294–1303) in fact sent a legate to Hungary in order to act on his behalf in favour of Charles, but only after the death of Andrew III, thus not against him. The legate was Cardinal Niccolò Boccasini, the later Pope Benedict XI (1303–1304), therefore we can clearly speak of a mistake or a contradiction in case of this passage.

  This paper attempts to provide an answer to the question, whether the passage in question could be indeed a mere error, perhaps an arbitrary misstatement, as traditionally considered in the Hungarian historiography or there is a more plausible explanation to be found for the obvious contradiction of the text. The section can be interpreted in the author’s opinion in different ways as well. It is also possible that the aforesaid pope was not actually Boniface VIII, but rather his predecessor, Nicholas IV (1288–1292). Namely the latter indeed authorized a papal legate from his side, as a legate de latere, with the full office of legation, in order to act on his behalf regarding the Hungarian succession, as it can be read in the text of the Chronicle.

 

Élisabeth Lusset; Clément Pieyre - Maledetti apostati. Une polémique entre les ordres mendiants et la Pénitencerie apostolique à propos de la réforme de l’office curial (milieu des années 1530)

Summarium - En 1535-1536, les généraux des ordres mendiants se saisissent des appels du pape Paul III à la réforme de la Curie pour plaider en faveur d’une limitation des pouvoirs de la Pénitencerie apostolique. Ils rédigent un virulent libelle, dans lequel ils accusent l’office de favoriser, par un octroi massif de grâces, l’apostasie des religieux et l’essor des mouvements hétérodoxes. Cet article propose une édition, précédée d’une introduction, de ce libelle et de la double réponse de la Péniten- cerie, celle d’Antonio Pucci, Pénitencier majeur (1529-1544), datée du 10 février 1536, et celle du régent, Luís Gómez (1534-1543). Le dossier éclaire sous un jour nouveau les bouleversements internes aux ordres mendiants, confrontés, dans les années 1530, au départ massif de leurs membres, ainsi que les projets pré-tridentins de réforme de la Pénitencerie, avant la réforme effective de l’office en 1569.

 

Dorota Gregorowicz - Una protezione ben accetta? La società nobiliare polacco-lituana nei confronti dell’impegno pontificio nelle elezioni dei re (1572-1587)

Summarium - L’articolo esamina l’atteggiamento della nobiltà polacco-lituana nei confronti dell’impegno pontificio nelle elezioni dei re (1572-1587). Viene analizzata la situazione giuridica dei diplomatici della Santa Sede durante la vacanza del trono in una monarchia elettiva. Si ribadisce gli aspetti confessionali, i quali influenzarono l’attitudine nobiliare. La base documentaria della ricerca è costituita dalla corrispondenza diplomatica, dai diari politici, oltre che dalla cronachistica d’epoca.

   L’articolo costituisce uno dei risultati del progetto di ricerca The geopolitical character of the post-Tridentine apostolic nunciatures (1562-1605) - a prosopographical and comparative study, no. 2020/39/D/HS3/00742, finanziato dal National Science Centre, in Polonia. L’autrice è inoltre titolare di una borsa di studio della Foundation for Polish Science (FNP) e beneficia del sostegno finanziario dell’Università della Slesia a Katowice, svolgendo attività di ricerca nell’ambito dell’Area di ricerca prioritaria (POB4).

 

Dries Vanysacker - Des partisans insoupçonnés d’un catholicisme musclé? Les points de vue des papes Pie X, Pie XI et Pie XII sur les sports modernes et la culture physique

Summarium - Sur base des sources d’archives, des sources contemporaines publiées et de la littérature disponible, cette contribution veut montrer que l’attitude des papes Pie X, Pie XI et Pie XII vis-à-vis des sports modernes était loin d’être négative ou dédaigneuse. Au contraire, on peut dire qu’il existait bien un catholicisme du muscle comparable à la chrétienté musclée des protestants et des anglicans.

 

NOTAE

 

Roberto Regoli - In memoriam. Il ministero dello storico di Marcel Chappin

Summarium - Il contributo intende ripercorrere la vita accademica e intellettuale del gesuita olandese Marcel Chappin, professore di storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana, morto alla viglia del Natale del 2021, che ha anche ricoperto non pochi servizi per la Santa Sede. A partire dal dato biografico e dalla bibliografia dello storico, si attraversano alcune delle tematiche che hanno più animato la storiografia ecclesiastica dell’ultimo novecento.

 

SECTIO THEMATICA

LA CURA ANIMARUM NELLA CITTA’ DI ROMA
L’attività del Vescovo di Roma tra storia, liturgia e cultura materiale (secc. IV-VII)
a cura di Ottavio Bucarelli

 

Ottavio Bucarelli – Introduzione

 

Rita Lizzi Testa - Roma e il suo vescovo (IV-VI secolo d.C.)

Summarium - I vescovi di Roma si presero cura dei propri fedeli attraverso la predicazione e l’amministrazione dei Sacramenti, una solerte attività caritativa, assicurando la custodia fidei et disciplinae, che tra IV-VI secolo si espresse come consapevolezza di dover espletare una cura ecclesiae universalis, con conseguenze rilevanti nel rapporto tra il vescovo di Roma e l’aristocrazia romana, nonché tra Roma, la penisola italica e Costantinopoli, dopo la scomparsa di un imperatore della pars Occidentis. Ad alcuni di questi ambiti di attività ho dedicato qualche riferimento, dopo aver mostrato come fosse centrale in tutto questo periodo l’acquisizione e il mantenimento di un luogo di culto, da difendere e proteggere contro gli adversarii di fede.

 

Andrea Antonio Verardi - «Solummodo ad orationem et praedicare populo vacare stude»: Roma e la pastorale papale tra VI e VII secolo

Summarium - Il contributo analizza la struttura pastorale della cura animarum a Roma tra V e VII secolo, con particolare riferimento ai riti d’iniziazione, a quelli penitenziali e dell’ufficio dei defunti. Attraverso l’analisi delle fonti liturgiche e storiografiche, ma anche epigrafiche ed archeologiche, lo studio mette in luce il processo di articolazione istituzionale della Chiesa cittadina riguardo ad alcuni aspetti della cura animarum. Esso sottolinea come la prassi liturgica sia stata fondamentale nel ricondurre ad unità le istanze pastorali provenienti da una comunità ampia e variamente disseminata nello spazio urbano, in particolare riguardo alla complessa interazione tra vescovo e presbiteri.

 

Giulia Marconi - Le scholae christianae a Roma: nuove ipotesi sul progetto di Cassiodoro e Agapito

Summarium - Secondo la narrazione proposta da H.-I. Marrou, solo nel VI secolo nacquero le scuole cristiane dove la teologia era insegnata in analogia al curriculum di quelle tradizionali, ormai scomparse. Questo paradigma ha condizionato l’interpretazione del famoso progetto di Cassiodoro e Agapito che si ritiene consistesse nel fondare una nuova istituzione scolastica. Tuttavia, l’attenta rilettura della testimonianza cassiodorea rivela che i due volevano assumere professori che insegnassero teologia e retorica cristiana nelle scholae christianae che da tempo erano già esistenti e attive a Roma.

 

Fernando López-Arias - Urbs facta est ecclesia. Evangelizzazione e sacralizzazione dello spazio urbano di Roma (330-609)

Summarium - L’annuncio del Vangelo a Roma fu interpretato dai Pontefici nei primi secoli cristiani anche come un processo di sacralizzazione del suo spazio urbano. Tra le strategie adoperate ci soffermeremo specialmente sul culto; in particolare, sulle processioni. Parleremo inoltre della modificazione della topografia urbana e dell’attività edilizia. Infine, la costruzione di strutture per favorire i pellegrinaggi ai santuari ha pure agevolato la mutazione simbolica dell’antica città pagana.

 

Massimiliano Ghilardi - Ancora un momento di riflessione sul sacco di Roma del 410: due processioni a confronto, tra humanitas, cura animarum e ius asyli

Summarium - In occasione dei milleseicento anni del sacco del 410, gli studiosi si sono interrogati a lungo su tale epocale avvenimento. Il contributo – mettendo a confronto due processioni, una pagana e l’altra cristiana, che si svolsero in quel frangente – torna a riflettere su un dettaglio meno noto della storia di quell’evento. È l’occasione per interrogarsi sul valore dei luoghi di culto e analizzare il ruolo delle basiliche cristiane, luoghi sicuri tra cura delle anime e istituto del diritto d’asilo.

 

Danilo Mazzoleni - I pontefici romani nelle iscrizioni paleocristiane

Summarium - Il ricco patrimonio costituito dalle iscrizioni paleocristiane è una fonte inesauribile e ancora non pienamente utilizzata per conoscere tanti aspetti altrimenti poco noti delle comunità di fedeli dei primi secoli. Questo intervento si occupa in particolare dei pontefici, esaminando i documenti epigrafici di diversa tipologia che li riguardano, a cominciare dalle più antiche testimonianze, ascrivibili al III secolo, ma concentrandosi maggiormente sul periodo fra IV e VII secolo.

RECENSIONES LIBRORUM

RECENSIONES EXHIBITIONUM

CHRONICA CONVENTUUM

BIBLIOGRAPHIA HISTORIAE PONTIFICIAE

OPERA AD REDACTIONEM MISSA