Dissertazione

Ottenuta la prima approvazione da parte del Vicerettore Accademico, l’argomento è riservato al dottorando per cinque anni. Per prorogare al massimo per altri tre anni tale riserva, il dottorando dovrà presentare una richiesta motivata per iscritto al Decano/Preside, che la concederà o la negherà dopo aver consultato il moderatore della Dissertazione e i propri Consiglieri.

Qualora il moderatore non sia in grado di accompagnare adeguatamente la revisione delle parti della Dissertazione che il dottorando gli sottopone, costui ha diritto di presentare istanza scritta al Decano/ Preside (o all’autorità superiore nel caso questi sia il moderatore), il quale ha facoltà di respingerla o di accettarla, e nel caso di imporre al moderatore un termine temporale per la revisione.

Se il moderatore della Dissertazione, per una qualunque ragione, non fosse più in grado di portare a termine la propria opera, spetta al Decano/Preside approvare o assegnare, per quanto possibile, un nuovo moderatore.

Approvazione del progetto: almeno sei mesi prima della Difesa, il dottorando dovrà consegnare il progetto completo della Dissertazione, di 10-15 pagine, più l’indice, un capitolo intero e la bibliografia. La valutazione del materiale consegnato sarà affidata dal Decano/Preside a un docente che – in linea di massima – sarà il censore definitivo della Dissertazione. Tale valutazione dovrà essere consegnata entro due mesi per iscritto al Decano/Preside che la trasmetterà al dottorando e al moderatore. In base alla valutazione del progetto, il Decano/Preside darà o meno la sua approvazione affinché la Dissertazione proceda verso la Difesa.

Censore della Dissertazione è un professore della Facoltà/Istituto. Il Decano/Preside può concedere che il censore sia un docente Aggregato o Incaricato associato della Facoltà/Istituto, un professore di un’altra Facoltà del Consorzio, un professore Invitato o, qualora nessuno di questi sia adatto, un esperto di un’altra istituzione accademica. In ogni caso almeno uno tra il moderatore e il censore deve appartenere alla Pontificia Università Gregoriana (cfr. Regolamento Generale dell’Università, art. 77, § 2.). 

Quattro copie del testo della Dissertazione vanno consegnate all’Ufficio dottorati almeno due mesi prima della Difesa; la versione elettronica del testo deve essere inviata contestualmente effettuando l’upload sulla pagina self service degli studenti. Per i dettagli della Presentazione della Dissertazione vedi l’Appendice 1.

La Difesa è un solenne atto accademico pubblico che si svolge in presenza di una commissione composta da almeno tre docenti: presidente, moderatore, censore. La Difesa assume la forma di un dibattito tra il dottorando e la commissione, e si conclude con il pronunciamento del presidente sull’esito della stessa. Per le norme e lo svolgimento dettagliato della Difesa e il calcolo del grado accademico si veda l’Appendice 2.

Il titolo di “Dottore” è concesso dopo la Difesa pubblica della Dissertazione e l’approvazione della pubblicazione, almeno parziale, di essa. Il dottorando, insieme al voto, riceverà il giudizio del moderatore e dei censori, uno o più, secondo quanto stabilito nel Regolamento della Facoltà/Istituto, l’indicazione delle eventuali correzioni da apportare, con le condizioni per la pubblicazione (integrale o parziale; sottoposta a nuova censura previa oppure no). Per i dettagli sulla pubblicazione si veda l’Appendice 3.

Per le norme che regolano la partecipazione e il conferimento del Premio Bellarmino si veda l’Appendice 4.

Per le tasse accademiche relative al Terzo Ciclo consultare l'apposita sezione tasse accademiche consultare la relativa sezione

Per l’approfondimento delle Appendici 1, 2, 3 e 4 consultare l'area Terzo Ciclo nella pagina Statuti, Regolamenti e Norme