Cronologia: una selezione

Fig. 1 - Antonio de Pereda, El sueño del caballero (1650).

La cronologia è una delle tante forme possibili di organizzare il discorso, in cui lo stesso Bellarmino si cimentò nel corso della sua produzione intellettuale - si veda la Chronologia  brevis ab orbe condito usque ad annum Domini MDCXII pubblicata in appendice al suo De scriptoribus ecclesiasticis liber unus (Roma, Bartolomeo Zannetti, 1613), di cui l'APUG conserva una versione manoscritta preliminare e apografa contenente eventi fino al 1571 (APUG, Ms. 1250). Le cronologie tentano di creare nel lettore la percezione che nella sfilza di date e di eventi non ci sia una narrazione, vale a dire, un io narrante, bensì che siano gli avvenimenti a parlare da soli. La cronologia, in questo modo, pretende di essere oggettiva nei confronti della narrazione che spesso è sospettata di essere soggettiva. Le cronologie emergono a partire da un determinato tipo di temporalizzazione. La realtà alla quale si riferivano, per esempio, le cronologie medievali procedevano da un tempus contrapposto alla aeternitas. Altre distinzioni temporali sorgeranno nell'età moderna. Una indicazione di questo mutamento la si può trovare nel dipinto di Antonio Pereda, El sueño del caballero (1650). Un angelo porta un cartiglio in cui si rappresenta la irreversibilità della freccia del tempo con la scritta: Aeterne pungit, cito volat et occidit che evoca la gara con l'arco del poema virgiliano (Lib. V 485-544). La terza freccia scoccata è quella che porta la morte. Il tempo comincerà ad essere osservato come accelerato, agli antipodi dalla prudenza, come vero potere mondano, da non perdere. Arriverà poi il tempo rivoluzionario e dopo ancora quello del progresso. In questa temporalizzazione si apprezzerà il nuovo invece che riconoscere il valore dell'antico.

Le cronologie sono frutto anche di determinate selezioni. Tracciano un limite tra il presente e il suo passato, per poi elencare ciò che deve essere ricordato, il resto andrà consegnato all'oblio. Si creano così i periodi che sono altro rispetto al presente dell'osservatore. L'origine arbitraria della cronologia è nel discorso stesso. Questa operazione cronologica, differenziando passato e presente, occulta la simultaneità del tempo.

 

 

Selezione cronologica

Colori associati agli eventi:

Vita Bellarmino    Canonizzazione    Pubblicazioni    Altri eventi

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400esimo anniversario della morte di Roberto Bellarmino. La Pontificia Università Gregoriana indice un convegno per studiare diversi aspetti degli scritti bellarminiani.

2021
 
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Il 17 settembre Pio XI proclama San Roberto Bellarmino dottore della Chiesa.

1931
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Il 29 giugno Pio XI dichiara santo il beato Roberto Bellarmino.

1930
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Nella ricorrenza del primo centenario della restituzione del Collegio Romano alla Compagnia di Gesù si costituisce il Sodalizio Gregoriano degli antichi alunni della Gregoriana. Pio XI dichiara patrono del Sodalizio il beato Roberto Bellarmino.

1924
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Il 13 maggio Pio XI proclama beato Roberto Bellarmino. La causa di beatificazione era iniziata un anno dopo la sua morte (1621). I resti di Roberto Bellarmino si trasferiscono dalla Chiesa del Gesù a quella di Sant'Ignazio.

1923
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L'università Gregoriana ricorda l'anniversario della morte di Roberto Bellarmino con un numero monografico della rivista Gregorianum.

1921
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Il 20 novembre Benedetto XV ordina di riaprire la causa di beatificazione di Roberto Bellarmino.

1918
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X.-M. Le Bachelet pubblica l'Auctarium Bellarminianum.

1913
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X.-M. Le Bachelet pubblica Bellarmin avant son Cardinalat.

1911
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Leone XII sospende la causa di beatificazione di Roberto Bellarmino.

1892
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Clemente XIV pubblica il breve Dominus ac Redemptor con il quale viene soppressa la Compagnia di Gesù.

1773
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Benedetto XIV decide di sospendere il processo di beatificazione del venerabile Roberto Bellarmino.

1754
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Si pubblica a Lovanio la Vita Ven. Roberto Bellarmini, quam ipsemet scripsit rogatu familiaris sui, P. Eudaemon Johannis Cretensis, eruta ex scriniis Societatis. Gli oppositori alla causa di beatificazione del Bellarmino pubblicheranno anche il testo per argomentare contro la beatificazione.

1753
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Prima interruzione della causa.

1675?
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Urbano VIII gli conferisce il titolo di venerabile.

1627
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Muore a Roma nel noviziato di Sant'Andrea al Quirinale.

1621
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Clemente VIII lo nomina arcivescovo di Capua, probabilmente per allontanarlo dalla Curia romana.

1602-1605
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Viene nominato cardinale da Clemente VIII.

1599
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Viene nominato rettore del Collegio Romano.

1592-1594
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Dai testi preparatori delle lezioni tenute al Collegio Romano viene dato alle stampe il primo volume delle Disputationes de controversiis christianae fidei adversus huius temporis haereticos.

1586
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Gli viene assegnata la cattedra di Controversie al Collegio Romano.

1576-1587
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Studia, predica e insegna a Lovanio.

1569-1576
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Studia a Roma, dove segue i corsi di Francisco de Toledo, Juan Perpinyá e Benito Pereyra.

1560-1563
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Entra nella Compagnia di Gesù.

1560
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Il 4 ottobre nasce a Montepulciano Roberto Francesco Romolo, figlio di Cinzia Cervini e Vincenzo Bellarmino.

1542