È disponibile il fascicolo 104/3 (2023) della rivista «Gregorianum», trimestrale edito dall’Università Gregoriana.

ARTICULI

Roland Meynet, S.I., Les Cinq Rouleaux. Quintette féminin     

Résumé - Chacun des Cinq Rouleaux est composé, selon les lois de la rhétorique biblique ; il en va de même pour l’ensemble organique qu’ils constituent, où chacun des livres est liés aux autres par des rapports très étroits. Celui qui domine est la présence de la femme : Ruth et Esther aux extrémités du recueil, mais aussi la « compagne » du Cantique des cantique et la figure de Jérusalem veuve abandonnée dans les Lamentations. Et résonne au centre de la collection l’invitation de Qohélet : « Vois la vie avec la femme que tu aimes ». Ces Cinq Rouleaux constituent une relecture critique des récits d’origine qui pourrait éclairer le débat actuel sur le rôle de la femme dans l’Église catholique.

Mots-clés : Les Cinq Rouleaux – rhétorique biblique – typologie – la femme

             

Henryk Pietras, S.I., Fonti sulla condanna di Ario a Nicea nel 325

Riassunto - Le notizie sulla condanna di Ario a Nicea e sul suo esilio, provengono dalle HE dal V secolo, ma tutte sono riconducibili alle lettere contenute nella cosiddetta “appendice” al De decretis. Essa, “canonizzata” da Opitz nella sua edizione dell’opera atanasiana, passò per essere autentica e per di più, composta da Atanasio stesso. I vari documenti hanno persino ricevuto nell’edizione critica di Athanasius Werke i numeri continui di De decr., da 33 a 42, creando non poca confusione. Questi documenti, pieni di anacronismi, sembrano essere stati composti solo dopo la morte di Atanasio, il quale non ne fece la pur minima allusione. La situazione ad Alessandria era divenuta allora molto difficile per i niceni, perché la Chiesa era passata nelle mani degli omei, e si erano verificati vari disordini e atti di violenza in città. Per favorire il ritorno di Pietro ad Alessandria, sarebbero servite lettere autorevoli, magari firmate dall’Imperatore compianto e venerato come grande benefattore della Chiesa, dalle quali far risultare che l’unico ad avere ragione nella lotta in difesa della fede e per l’unità della Chiesa in Egitto era Atanasio, di cui Pietro si trovava ad essere il legittimo successore.

Parole chiave: Nicea (325) – Ario – Atanasio – Eusebio – Costantino

 

Kurt Mizzi, O.Carm., Synodality Constitutive of the Church: Commemorating the Centenary of B. Xiberta’s  Clavis Ecclesiae

Riassunto - Commemorando il centenario della Clavis Ecclesiae di B. Xiberta, questo articolo propone di leggere il testo nel contesto della riflessione attuale sulla sinodalità. Si stabilisce in primo luogo l’intenzione ecclesiologica di Clavis Ecclesiae analizzando gli elementi ecclesiologici del testo. Si fa poi riferimento agli altri scritti sacramentali ed ecclesiologici di Xiberta, valutando se la logica ecclesiologico-sacramentale sviluppata da Xiberta possa contribuire in qualche maniera alla riflessione sulla sinodalità, non solamente mediante l’ecclesiologia che sviluppa, ma anche mostrando il valore antropologico della sinodalità; proponendo inoltre un argomento per stabilire teologicamente l’affermazione che la sinodalità è costitutiva della Chiesa.

Parole chiave: Clavis Ecclesiae – Xiberta – Potestas – Res et Sacramentum – Sinodalità                                                            

Cyril Orji, Tribal Trifling in the Theology of Grace: a Historical and Systematic Repositioning

Riassunto - Nel mondo tribale del fandom della grazia, la teologia post-riforma è sovraccarica di sciocchezze settarie, che generano un modo cattolico in opposizione ad un modo protestante di pensare alla grazia. Anche il cattolicesimo romano, che trae chiaramente il suo insegnamento dalla Summa di San Tommaso d’Aquino, ha una storia di guerra intratribale divisiva sulla grazia tra due partiti, che derivano le loro opere sulla grazia da alcuni testi contrastanti di San Tommaso. Essa arrivò a capofitto nel 17° secolo e durò fino agli anni che portarono al Concilio Vaticano II, tra gesuiti e domenicani, generando un modo di pensare alla grazia gesuita e un modo domenicano. La storia della Chiesa, almeno dal tempo di Sant’Agostino ad oggi, attesta che le contrapposizioni sulla natura della grazia mettono a rischio la verità della dottrina cristiana e portano ad una serie di problemi pastorali che danneggiano la vita della Chiesa. L’articolo esamina questi problemi alla luce delle intuizioni tratte da Bernard Lonergan, il quale dovette confrontarsi con i litigi intratribali cattolici sulla grazia. Le sue intuizioni possono aiutare i cristiani a venire a patti con i limiti dei nostri modi di concepire la relazione di Dio con il mondo. Ancora più importante, ci rendono consapevoli che lo sviluppo dottrinale cristiano dell’attività di Dio con la creatura razionale non è lineare, ma in evoluzione e sviluppo. La conclusione tratta è che la comprensione dello sviluppo e dell’evoluzione dottrinale cristiana alla luce della distinzione operata da Lonergan tra ciò che tecnicamente chiama “stadi di significato” è la chiave per risolvere l’impasse tribale che ostacola i nostri modi di comprendere questo caso speciale del dono dell’amore di Dio.

Parole chiave: theologia della grazia – natura-grazia – peccato-grazia – Bernard Lonergan

 

Rogelio García Mateo, S.I., Ignacio de Loyola, lo místico y lo teológico

Resumen - La experiencia mística y la reflexión filosófico-teológica se han considerado y se siguen considerando dos dimensiones difíciles de poner en relación, por ello se tartan por separado. Tal ha sido el caso de cómo se ha visto el pensamiento y la obra del santo de Loyola, sin tomar en serio sus aproximadamente 13 años de formación universitaria. En el presente artículo se intenta revisar este proceder, partiendo de las características de la contemplación según el Aquinate (cuya Summa Ignacio conocía), y aplicándola después a las vivencias ignacianas, en particular a la “ilustración” junto al río Cardoner en Manresa.

Palabras clave: Ignacio de Loyola – mística – teología

 

ADAMO, DOVE SEI? LA QUESTIONE ANTROPOLOGICA OGGI

Stanisław Morgalla, S.I., Nota introduttiva               

                                                             
Amedeo Cencini, F.D.C.C., «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo?». Dal Mistero del cor inquietum Dei al mistero del cor inquietum hominis

Riassunto - Le parole-domande drammatiche da Dio rivolte all’uomo dopo il peccato sono lette in questo studio in chiave psicologica. Alla luce, dunque, d’una categoria che è psicologica, quella del mistero, che vede l’uomo sempre proteso verso un oltre, oltre quel che egli sente, desidera, teme, dice, ama…, oltre anche il suo peccato, come in questo caso, e che lo rende fondamentalmente inquieto, proprio come pensava Agostino, finché non riposa in Dio: l’uomo come essere finito, infinitamente insoddisfatto, attratto dall’infinito. Fuori della categoria luminosissima del mistero, invece, l’uomo è enigma tenebroso e incomprensibile. Ma la cosa sorprendente è che questa lettura dell’umano giunge, pur se in modo indiretto, a intuire una corrispondente inquietudine nel cuore dell’Eterno, che da sempre — fin dagl’inizi — cerca l’uomo, anche quand’egli s’allontana da lui, come un innamorato, non lo vuol perdere. È il cuore di Dio divinamente inquieto finché non riposa in quello dell’uomo. È da questa inquietudine divina che sgorga quella umana. E siamo al punto più alto e luminoso del mistero!

Parole chiave: Mistero – antropologia – teologia – inquietudine – enigma – mistagogia – nudità – abuso – docibilitas (indocibilitas)

                                                           

Giovanni Cucci, S.I., Post-umano e Trans-umano: l’antropologia del futuro?             

Riassunto - Sempre più le ricerche e scoperte a livello tecnologico e farmaceutico stimolano la riflessione filosofica, delineando nuovi scenari. Uno di questi, da tempo al centro dell’attenzione mediatica, è il cosiddetto movimento trans e postumano. Indicare con precisione il significato dei due termini e cosa li differenzi è parte del problema: a seconda degli autori e dell’ambito di competenza la prospettiva presentata varia notevolmente, segno di quella liquidità che caratterizza sempre più il panorama culturale odierno. Colpisce soprattutto il divario tra la vaghezza della proposta e la sua crescente popolarità e diffusione nella letteratura, nei fumetti, in film e videogiochi, in corsi universitari, pubblicazioni accademiche e divulgative. Nell’articolo se ne presentano le caratteristiche principali, e le possibili ricadute a livello antropologico, etico, economico e politico.

Parole chiave: transumano – postumano – corpo – salute – potere – biotecnologia          

 

Babu Sebastian, C.M.F., The Tragic Man of Heinz Kohut: A Brief exploration of the psychological anthropology of Psychoanalytic Self Psychology        

Riassunto - Ogni teoria psicologica contiene, nei suoi postulati centrali, assunzioni implicite sulla natura umana e sulla sua condizione. Questo articolo tenta di portare alla luce l’antropologia psicologica sottostante rendendo nota la teoria psicoanalitica della psicologia del sé proposta dal noto psicoanalista Heinz Kohut. La psicologia del sé è una teoria psicoanalitica che si occupa dello sviluppo, dell’organizzazione e del sostentamento del sé in un ambiente empatico e dei conseguenti limiti allo sviluppo del sé sotto forma di disturbi del sé in assenza di reattività empatica. Utilizzando i costrutti dell’uomo tragico, la relazione con l’oggetto-sé, l’empatia e l’apertura del sé al trascendente, tentiamo di delineare la comprensione della persona umana caratterizzata dai postulati psicologici centrali nella teoria psicoanalitica della psicologia del sé.

Parole chiave: uomo tragico – oggetto-sé – empatia – autotrascendenza – antropologia psicologica

 

NOTAE

Joyce, Aristotle, and Aquinas: O'Rourke, Fran, Joyce, Aristotle, and Aquinas (K. L. Flannery), 665-668. 
Iscrizione e rivelazione: P. Sequeri, Iscrizione e rivelazione. Il canone testuale della parola di Dio (G. De Virgilio), 668-671.

 

RECENSIONES

Biblia: J. S. Baden, – J. Stackert, ed., The Oxford Handbook of the Pentateuch (M. Settembrini), 673-674; G. Werndorfer, La Bible de Rachi. III. Les prophètes 2/2 (M. Settembrini), 674-676; L.-S. Tiemeyer, ed., The Oxford Handbook of Isaiah (M. Settembrini), 676-678; I. Wilson, Praying to the Temple: Divine Presence in Solomon's Prayer (F. Martins), 678-680.

Theologia: P. Becker – M. Schlosser, – P. B. Wodrazka, ed., John Henry Newman: Welt Gottes und Wahrheit des Menschen (A. Pidel), 680-683; P. Carlotti, Magistero e teologia morale nel postconcilio (F. Castiglia), 683-685; S. Tautz, Radikale Sakramentalität. William T. Cavanaughs politische Theologie der Eucharistie im Gespräch mit radikaldemokratischer Theorie der Macht (M. Vicentini), 685-687.

Philosophia: A. Delamare – A. Deudon – N. Depraz, ed., Le corps en émoi (A. L. Montoya Jaramillo), 687-688; W. J. Talbott, Learning from Our Mistakes: Epistemology for the Real World (J. Stoffers), 689-690.

Historia Ecclesiae: G. Avarucci, Registrum Scripturarum della Procura Generale dell'Ordine Cappuccino 1761-1768 (T. K. Mantyk), 691; D. Burkard – J. Bürkle, ed., Konzil in der Perspektive. Heribert Schauf und sein Tagebuch zum II. Vaticanum (1960 1965), (F. Sobiechv), 692-693; V. Criscuolo, Acta Ordinis. Tabulae Capitulorum Generalium Fratrum Minorum Capuccinorum II 1625-1671 (T. K. Mantyk), 693-694; J. Ernesti, Friedensmacht. Die vatikanische Außenpolitik seit 1870 (K. Schtaz), 695-698; A. Mazetti Petersson, A Cuture for the Christian Commonwealth. Antonio Possevino, Authority, History, and the Venetian Interdict (O. S. Damian), 698-700; K. Plamen Kartaloff, Identità europea e radici cristiane. Atti del Convegno Internazionale di Studio Veliko Tarnovo, 26 maggio 2018 (I. Damian), 700-701.

Spiritualitas: C. Masson, Pauline Jaricot. Laïque et sainte (E. Panato), 702-703.

OPERA ACCEPTA

(704-705)