È disponibile il fascicolo 103/4 (2022) della rivista «Gregorianum», trimestrale edito dall’Università Gregoriana.

ARTICULI

Gabino Uríbarri Bilbao, Getsemaní según Ratzinger, Sergio de Constantinopla y Máximo el Confesor. La postura de Ratzinger a debate

Resumen - Se analiza la comprensión de Ratzinger sobre las voluntades de Cristo en Getsemaní, detectando una comprensión claramente monotelita: una única voluntad de la persona. Se constata su cercanía con textos monotelitas como el «pacto de unión», el Pséphos de Sergio de Constantinopla y la Ekthesis. Se contrastan todos estos puntos de vista con Máximo el Confesor, a quien Ratzinger dice seguir. Se concluye con una valoración en la que se muestra una posible alternativa desde Ratzinger para superar su monotelismo.

Palabras clave: Monotelismo – monoenergismo – III Constantinopla – humanidad de Cristo – salvación – Ratzinger

 

Yilun Cai, To follow or overcome our nature? Reflections on the goodness of human nature with Mencius and Thomas Aquinas

Riassunto - La dottrina del peccato originale dà alle persone l’impressione che la bontà della natura umana sia sottovalutata nella tradizione teologica cristiana. Il filosofo cinese

Mencio è famoso per il suo insegnamento sulla bontà della natura umana. Leggendo fianco a fianco Mencio e Tommaso d’Aquino, questo articolo sostiene che l’insegnamento menciano sulla natura umana ci porta ad affermare la bontà della natura umana recuperando il significato dell’immagine di Dio per la dottrina cristiana della natura umana. Se cerchiamo la bontà della natura umana nelle possibilità di diventare buoni, è naturale vedere che anche nello stato decaduto le possibilità di diventare come Dio rimangono nella natura umana impresse con l’immagine di Dio. Questa condizione si apre ad una graduale progressione verso la perfezione della natura umana.

Parole chiave: teologia comparata, natura umana, immagine di Dio, Mencio, Tommaso d’Aquino

 

Claudio César Calabrese – Ethel Junco, La filosofía platónica a la luz de la parábola de los talentos Teeteto 176e-177c en Stromata I, 18 de Clemente de Alejandría

Resumen - Partimos de la continuidad entre mundo clásico y revelación, para interpretar Teet.176e-177c en Stromata I, 18, aunque en dirección contraria: desde la Escritura hacia Platón. Esta búsqueda remite a las verdades supuestas en la revelación, lo que implica una doble perspectiva, natural y sobrenatural. Investigamos, entonces, si Clemente ha logrado establecer una modulación propia de la filosofía, partiendo de la expresión “la causa no es dios”, que recoge “el dios no es injusto absolutamente de ningún modo, sino que es lo más justo posible” (Teet. 176c-d). En la conclusión afirmamos que comprender el mundo y contemplar la gloria de Dios son parte de la misma organización conceptual; por ello, importa considerar la estructura de la fe, puesto que en ella se expresa la tensión que alcanza el creyente frente al dogma de la creación (uno de los sentidos de la parábola de los talentos). Así, mediante una intuición espiritual, Clemente tiende un puente entre fe y metafísica.

Palabras clave: Clemente de Alejandría – Platón – Platonismo medio – Revelación – Verdad

 

Ľuboš Rojka, S.I., La necessità del male particolare nella teodicea dell’Open Theism

Riassunto - Il metodo della filosofia analitica contemporanea permette lo sviluppo di una varietà di teologie filosofiche tradizionali tra le quali l’Open Theism è diventato maggioritario. La temporalità e l’apertura di Dio al futuro impliciti in questa concezione hanno alcune conseguenze significative per la teodicea. Le critiche recenti di G. Welty e K. Perszyk provano che i «limiti» temporali dell’onniscienza divina non si devono usare per la giustificazione dell’esistenza del male. Dio conosce perfettamente tutti i possibilia della sua creazione. La soluzione dell’Open Theism consiste nell’affermazione della necessità del male particolare senza il corrispettivo del bene particolare maggiore, in vista di bene più universale della significatività morale della libertà umana. Questo tipo di bene non è inteso come una giustificazione dei mali particolari, come un bene «maggiore» nel senso che li sconfigga. Alcuni mali in questo mondo devono rimanere senza sconfitta per svolgere il loro ruolo principale.

Parole chiave: male – sofferenza – teodicea – teismo aperto – Dio onni-perfetto

 

Piero Boitani, Dante e la teologia

Riassunto - Tento in questo saggio di fornire un’idea la più completa possibile della teologia di Dante, se per ‘teologia’ intendiamo ‘discorso attorno a Dio’. La Commedia è in toto ‘poesia’ di Dio, e come tale proclamata dal poeta stesso. Dante, tuttavia, non parla mai esplicitamente di teologia (lo fa invece nel Convivio) eccetto che nella sua definizione della fede in Paradiso XXIV, dove la teologia corrisponde all’argomento delle cose non parventi. Piuttosto, Dante parla spesso di sapienza, sia nel Convivio che nella Commedia, ed egualmente della Sapienza divina e della sophia umana (filo-sofia). Perciò esamino i passi della Bibbia, soprattutto da Proverbi e Sapienza, che più spesso ricorrono nel pensiero e nella poesia di Dante, e i grandi Canti della Sapienza di Paradiso X-XIV e XVIII-XX, che il poeta deliberatamente oppone al Castello del Limbo di Inferno IV (sapienza cristiana contro quella pagana). Il forte desiderio di sapienza in Dante comporta il problema della conoscenza e lo conduce su due cammini paralleli, verso l’indiarsi (il divenire uno con Dio), e verso la Creazione, il primo atto compiuto da Dio. Essi coincidono negli ultimi tre versi del poema dove il desiderio e la volontà di Dante sono ‘mossi’, come il sole e l’altre stelle, dall’Amore divino, Dante stesso divenendo dunque oggetto, finalmente, della perenne Creazione di Dio.

Parole chiave: Dante – Sapienza – Creazione

 

Nathaniel Sanders, Joseph de Maistre: A Molinist Responds to the French Revolution

Riassunto - Joseph de Maistre rappresenta una continuazione del pensiero gesuita dopo la soppressione della Compagnia di Gesù attraverso la sua appropriazione delle idee congruiste-moliniste di provvidenza e predestinazione. Questa tendenza nel suo pensiero è stata a lungo trascurata, ma deve essere afferrata per comprendere la sua teoria politica e la fiducia nella tradizione. Attraverso un’analisi della sua risposta alla Rivoluzione francese, che ha visto come una felix culpa divinamente consentita, questa influenza del pensiero può essere chiaramente vista.

Parole chiave: Joseph de Maistre – Congruismo – Molinismo – Rivoluzione Francese – Provvidenza – Predestinazione – Storia dei Gesuiti

 

Carlos Llinàs, Heidegger: la dualidad Christentum-Christlichkeit. Pregunta por el Urchristentum y pregunta por el Ser-Tiempo y su historia: Overbeck y otros aspectos de la «callada confrontación» de Heidegger con el cristianismo

Resumen - La distinción de Heidegger entre Christentum y Christlichkeit procede de Franz Overbeck, y se superpone con la distinción de Kierkegaard entre Christenhed y Christendom. Aunque hay coincidencias en las problemáticas de fondo apuntadas por ambas dualidades, su origen es diverso. La distinción heideggeriana no surge meramente de la crítica a una corrupción religiosa, sino de una investigación histórico-crítica del cristianismo primitivo que ve en éste una radical experiencia escatológica del tiempo. La convergencia en el concepto de tiempo de la genealogía de la pregunta por el Ser con la genealogía de la pregunta por la esencia originaria del cristianismo primitivo ilumina a su manera, tal vez, el peculiar historicismo heideggeriano.

Palabras clave: Heidegger – Overbeck – Kierkegaard – ChristentumChristlichkeit – Cristianismo primitivo – ser – tiempo

 

Riccardo Campa – Christopher Corbally – Margaret Boone Rappaport, Searching for the Roots of Western Ecotheology: Pliny the Elder, Paul the Apostle, Boethius

Riassunto - Il principale obiettivo di questo studio è discernere, ricostruire e rendere visibili le radici storiche dell’ecoteologia occidentale, con particolare (ma non esclusiva) attenzione ai contributi dei teologi cristiani. Ci concentriamo principalmente su tre pensatori: Plinio il Vecchio, Paolo Apostolo e Severino Boezio. Plinio offre una prospettiva pagana sui problemi ambientali. Paolo è essenziale perché è il “padre” putativo della fede cristiana, o perlomeno l’uomo che ha portato il cristianesimo dall’Oriente in Occidente. Boezio è forse il miglior esempio di teologo che cerca di conciliare e sintetizzare le radici greco-romane e giudeo-cristiane della nostra civiltà. Le loro posizioni sono confrontate con quelle dei teologi coevi e degli ambientalisti moderni. La nostra conclusione è che un orientamento ecoteologico emerge soprattutto nell’opera di quei pensatori cristiani che hanno sottolineato la continuità piuttosto che la discontinuità tra le loro idee e quelle dei Gentili.

Parole chiave: Ambientalismo – Cristianesimo – Paganesimo – Redenzione – Storia delle Idee

 

James McTavish, “Trapped in the wrong body” – Some Concerns regarding Gender Ideology

Riassunto - Sempre più giovani oggi si presentano confusi riguardo alla propria identità di genere. Spesso questi adolescenti si sentono “intrappolati nel corpo sbagliato”. Il trattamento tipico, fino a poco tempo fa, per un ragazzo che diceva di voler diventare una ragazza, era l’attesa e la terapia familiare, con la consapevolezza che la stragrande maggioranza (circa l’85%) ne sarebbe uscita. Oggi invece, molti nel mondo della medicina e della psicologia propongono fortemente che l’unico trattamento per la disforia di genere sia quello di cambiare il corpo in modo che corrisponda all’identità vissuta. Pertanto, l’adolescente confuso che chiede aiuto viene spinto in un viaggio di transizione sociale, blocchi della pubertà, ormoni sessuali incrociati e persino interventi chirurgici mutilanti. Questo articolo esaminerà in modo critico questa “terapia per l’affermazione di genere” e offrirà uno schema più chiaro di una visione medica ed etica cattolica coerente su questo controverso problema.

Parole chiave: genere – identità – disforia – transizione – ideologia

 

Stefano Del Bove, S.I. – Fernando de la Iglesia Viguiristi, S.I., Annotazioni a margine del decennale della pubblicazione del documento: La vocazione del leader d’impresa

Riassunto - A dieci anni dalla pubblicazione del documento, La vocazione del leader d’impresa, questo articolo intende offrire una riflessione sui suoi contenuti, sul suo fondamento storico e sui suoi riferimenti alla Dottrina Sociale della Chiesa. Un approfondimento in termini di teoria delle virtù – con specifico riferimento alla prudenza nella vita dell’impresa – ed il modello di Servant Leadership contribuiscono a meglio definire la vocazione attuale del leader cristiano d’impresa.

Parole chiave: Affari – Vocazione – Virtù – Leadership al servizio – Dottrina sociale della Chiesa

 

NOTAE

Antropologia filosofica, Teologia Trinitaria e Ecclesiologia al femminile: I. Gebara, Ensayo de antropología filosófica. El arte de mezclar conceptos y plantar desconceptos (Y. Rodríguez Jiménez), 901-903; E. C. Montserrat, Trinidad, deseo y subversion. La vida trinataria de las mujeres (M. C. Aparicio Valls), 903-904; A-M. Pelletier, Una comunione di donne e di uomini. La forma della chiesa (R. Manes), 905-907.

RECENSIONES

Biblia: C. Focant, Une Passion, trois récits (G. Pulcinelli), 909-911; C. J. Sharp, Jeremiah 26–52, International Exegetical Commentary on the Old Testament (M. Settembrini), 911-913; K. Zilverberg – C. Scott, ed., The Revelation of Your Words. The New Evangelization and the Role of the Seminary Professor of Sacred Scripture (G. De Virgilio), 913-915.

 

Theologia: M. de Asúa, Science and Catholicism in Argentina (1750-1960): A Study on Scientific Culture, Religion, and Secularisation in Latin America (J. L. Narvaja), 916-917; J. J. Ayán Calvo – M. Aroztegi Esnaola – P. de Navascués Benlloch – A. Sáez Gutiérez, ed., Ireneo de Lyon, Contra las herejías I (H. Pietras), 918-920; C. Militello, Fraternità e sororità. Sfida per la Chiesa e la liturgia (A. M. Putti), 920-921; M. Seewald, Il Dogma in divenire. Equilibrio dinamico di continuità e discontinuità (A. M. Putti), 922-923.

 

Ius Canonicum: G. C. Peña, ed., Derecho canónico y Pastoral. Concreciones y retos pendientes (M. Visioli), 924-925.

 

Philosophia: R. Schneider, Die Einheit von Einheit und Vielheit: Eine Untersuchung zur Elementarstruktur des Panentheismus (J. Stoffers), 925-927.

 

Missiologia: A. Bonta Moreland, Muhammad Reconsidered. A Christian Perspective on Islamic Prophecy (L. Passalacqua), 927-929; G. Said Reynolds, Allah: God in the Qur’an (A. Mokrani), 929-931; U. Sartorio, Conversione. Un concetto controverso, una sfida per la missione cristiana (I. Morali), 932-934.

 

Historia Ecclesiae: C. A. Azevedo Moreira, Santa Maria. Teologia, arte e culto. Contributo do Santuário Mariano (M. A. Bilotta), 934-935; A. Fejérdy – B. Virthné Diera, ed., The Trial of Cardinal Jozsef Mindszenty from the perspective of seventy years. The fate of Church Leaders in Central and Eastern Europe (R. Danieluk), 935-937; F. López-Arias, El Concilio Vaticano II y la arquitectura sagrada. Origen y evolución de unos principios programáticos (1947-1970), (Y. Dohna Schlobitten), 938-939; J. Yacoub, Les Assyro-Chaldéens. Mémoires d’une tragédie qui se répète (M. Werfeli), 940-941.

 

Spiritualitas: J. A. Merkle, Discipleship, Secularity, and the Modern Self. Dancing to Silent Music (E. Panato), 942-943.

 

LIBRI NOSTRI

B. Aniello, ed., Sonus 1 Firenze, Museo dell’Opera del Duomo, 944.

OPERA ACCEPTA

(945-946)